Dopo due sedute con il segno più Piazza Affari vive una terza giornata di contrattazioni del 2011 in ribasso. Sul fronte macro le ultime indicazioni non aiutano. Migliora leggermente l’attività nel settore dei servizi in Eurolandia a dicembre, sostenuta da Germania e Francia che compensano il crollo segnato dall’Italia. È quanto emerge dalla stima finale dell’indice Pmi (Purchasing Managers’ Index) calcolato da Markit per Reuters, che il mese scorso è salito a 54,2 punti da 53,7 di novembre, in base alla lettura finale. La soglia dei 50 punti fa da spartiacque tra espansione e contrazione del ciclo. In Germania l’indice Pmi si attesta a 59,2 punti, in rialzo da 58,3 e in Francia sale a 54,9 da 54,1 del mese prima.
A sorpresa, invece, è crollata l’attività in Italia con l’indice che precipita a 50,2 punti da 54,4 di novembre e contro attese per una flessione molto più modesta a 53,5 punti. L’indice composito, che prende in considerazione sia l’andamento del settore dei servizi che quello manifatturiero, a dicembre è salito a 55,5 da 55,0 di novembre. Il Ftse Mib cede l’1,01% a 20.339 punti.
Tira il fiato, dopo due sedute in gran spolvero, Fiat (-0,20% a 7,46 euro) mentre recupera Industrial (-2,05% a 8,62 euro). I due titoli sono stati oggetto di un report di Deutsche Bank: mentre la copertura di Industrial viene avviata con un buy (acquistare), il giudizio sull’Auto, per cui è prevista una generazione di cassa negativa nei prossimi 18 mesi, viene ridotto a hold (tenere). Venduta anche la holding dei titoli del Lingotto Exor (-2,36% a 24,36 euro).
Deboli i bancari con il Banco Popolare (-1,62% a 3,33 euro) e Intesa Sanpaolo (-2,39% a 2,04 euro), alleggerimenti di portafoglio anche Mediaset (-2,29% a 4,37 euro), il cui target price è stato ridotto da 6 a 5,2 euro da Royal Bank of Scotland. Non si mette in salvo dalle vendite Eni, in trattativa per cedere a Petrobras la sua quota in Galp, che arretra dell’1,18% a 16,45 euro. Non indietreggia Stm che scambia in positivo (+0,81% a 8,13 euro) proseguendo nel trend di rialzo iniziato in ottobre e accentuatosi nell’ultimo mese.
A sostenere oggi le quotazioni del titolo, uno dei pochi in positivo nel paniere principale di Piazza Affari, sono le indicazioni fornite dalla coreana Samsung che è pronta a investire oltre 38 miliardi di dollari nel 2011 per aumentare la propria presenza nel mondo e consolidarsi su diversi mercati. L’impegno comporterà anche l’assunzione di 25mila nuovi dipendenti. Negli ultimi giorni, Stm aveva incassato anche i segnali di ottimismo da parte dell’associazione di fabbricanti di semiconduttori sulla chiusura di un 2010 record per il comparto e su buone indicazioni per l’anno in corso.
Inoltre sempre stamattina Deutsche Bank ha rivisto in rialzo a 10,5 euro da 8,4 euro l’obiettivo di prezzo sul gruppo italo-francese del chip. E il titolo se ne avvantaggia. Ieri erano stati gli analisti di Ubs a muovere su Stm, portando il prezzo obiettivo a 8 euro dai 6,3 precedenti. pur confermando la raccomandazione neutral. La casa d’affari elvetica ritiene che quest’anno Stm riuscirà a mantenere tassi di crescita sostanzialmente in linea a quelli dell’industria dei semiconduttori con un +5% di crescita dei ricavi di Stm rispetto al +4% stimato per l’intero comparto. Le nuove stime sono del 4% superiori rispetto a quelle precedenti.