Materie prime, un’alternativa valida anche nei prossimi mesi
Le materie prime continuano a raccogliere l’interesse degli investitori alla ricerca di nuove fonti di rendimento. Dall’energia ai metalli fino allo zucchero e al caffè, queste materie rappresentano una valida alternativa all’asset class monetaria e quella obbligazionaria. Lo dimostra l’indice Crb (Commodity Research Bureau, l’indice delle commodity) che da inizio anno ha registrato un rialzo del 9%. La performance migliore negli ultimi mesi è stata quella dei metalli industriali: il rame è raddoppiato di prezzo, mentre lo zinco è cresciuto del 50%. Ma anche il petrolio non è stato da meno, con un progresso del 50% dopo la bolla speculativa. Meno appetibili invece sono stati il gas e alcuni prodotti agricoli. Tra questi ultimi però occorre distinguere lo zucchero che ha conosciuto una vera e propria esplosione dei prezzi e che anche nei prossimi mesi si prospetta in deciso rialzo. Un futuro meno brillante invece è previsto per i metalli preziosi. Oro, platino e argento consolidano sui livelli dei mesi precedenti, senza riuscire a riflettere la forza dell’indice Crb.