Notizie Notizie Mondo Madrid sotto assedio: al centro delle proteste degli indignati non c’è più la finanza, ma il rigore di Rajoy

Madrid sotto assedio: al centro delle proteste degli indignati non c’è più la finanza, ma il rigore di Rajoy

26 Settembre 2012 07:30

La piazza rischia di mettersi di traverso al rigore promesso da Madrid e di condizionare persino i tempi di una possibile richiesta spagnola di aiuto all’Europa.

Stanno infatti facendo il giro del mondo le immagini delle migliaia di persone in piazza a Madrid per protestare contro le politiche rigoriste del governo Rajoy. La manifestazione degli indignados che hanno cinto d’assedio il Parlamento è sfociata in incidenti che hanno portato all’arresto di 28 persone e al ferimento di altre 64.
 
 

Il tutto proprio in una settimana nel corso della quale il governo dovrebbe presentare una serie di riforme strutturali: il primo passo per una formale richiesta d’aiuto nei confronti dell’Ue che per Madrid significherebbe una supervisione ancora più stringente sulle riforme del governo Rajoy. Questa volta per di più con il rischio della perdita di sovranità visto che a giudicare gli sforzi di Madrid sarebbe la Troika composta da Fmi, Ue e Bce. Come già accaduto in Grecia, gli indignati protestano quindi contro la possibilità che la popolazione debba andare incontro a nuovi sacrifici solo per soddisfare le “condizioni capestro” delle autorità internazionali.

Le proteste di piazza non sono però l’unico problema che deve fronteggiare il primo ministro Mariano Rajoy. Il presidente della regione autonoma della Catalogna, Artur Mas ha infatti indetto una tornata elettorale nella regione per prossimo 25 novembre. Una mossa giudicata come tesa a rafforzare l’autonomia catalana. L’Andalusia sta invece valutando la possibilità di ricorrere agli aiuti dello Stato centrale per un totale di 5 miliardi di euro, mentre i dati diffusi ieri hanno evidenziato per i primi otto mesi del 2012 un deficit di 50,13 miliardi di euro, pari al 4,77% del Pil.

Intanto il primo ministro Mariano Rajoy, in un’intervista al Wall Street Journal pubblicata anche nella versione online del quotidiano, ha detto che una richiesta di aiuti per il Paese verrebbe presentata solo qualora il costo del finanziamento dovesse restare troppo elevato per troppo tempo. Rajoy ha anche annunciato la creazione di una istituzione fiscale indipendente per monitorare il deficit e il debito di Madrid.