Madrid chiederà aiuto per le sue banche. L’Ue mette sul piatto fino a 100 miliardi
La Spagna effettuerà a breve una formale richiesta di aiuto al Fondo salva-Stati Efsf per la ricapitalizzazione delle banche del Paese. L’annuncio è giunto al termine della riunione in teleconferenza dei ministri delle Finanze dell’Eurogruppo svoltasi nel pomeriggio di ieri e che ha sancito la disponibilità di fondi europei fino a un massimo di 100 miliardi di euro per gli istituti di credito iberici. Al Fondo Monetario Internazionale saranno delegati esclusivamente compiti legati alla vigilanza bancaria. Pertanto per beneficiare degli aiuti alla Spagna non sarà richiesto di seguire alcun piano di austerità, a differenza di quanto avvenuto nei mesi scorsi per la Grecia.
“Siamo certi che la Spagna riconquisterà gradualmente la fiducia degli investitori e dei mercati”. Lo scrivono in una nota congiunta il presidente della Commissione europea Jose Manuel Barroso e il commissario agli Affari economici e monetari Olli Rehn dopo la definizione dell’accordo tra Madrid e l’Ue.
In precedenza il Fondo Monetario Internazionale aveva indicato in 40 miliardi di euro i capitali necessari per stabilizzare il sistema bancario del Paese nel caso di un ulteriore deterioramento del quadro economico e finanziario. I rischi, secondo il Fondo, non riguarderebbero però gli istituti più importanti del Paese.
In uno studio diffuso nella notte di venerdì l’agenzia di rating Moody’s ha sottolineato che i problemi della Spagna appaiono racchiusi all’interno dei confini della penisola iberica e non dovrebbero dare luogo a un effetto contagio. Se non in un caso, quello dell’Italia, che come la Spagna accede con le sue banche alle finestre di finanziamento della Banca centrale europea.