Made in Italy: Coldiretti, tutela dei marchi è svolta per l’agroalimentare
"La tutela dei marchi storici è una svolta per l’agroalimentare Made in Italy dopo che ormai circa 3 su 4 sono già finiti in mani straniere e vengono spesso sfruttati per vendere prodotti che di italiano non hanno più nulla, dall’origine degli ingredienti allo stabilimento di produzione". E’ quanto afferma il presidente della Coldiretti, Ettore Prandini, nel commentare l’annuncio del Vicepremier e Ministro degli Interni Matteo Salvini della presentazione di un Pdl per la tutela dei marchi storici.
"Si tratta di un’inversione di tendenza dopo che – sottolinea Coldiretti – negli ultimi decenni gli stranieri hanno acquisito quote di proprietà nei principali settori dell’agroalimentare italiano". Negli anni sono volati all’estero, tra gli altri, la birra Peroni, i gelati Grom, Antica gelateria del Corso e Algida, i marchi dell’olio Bertolli, Carapelli, Sasso, Sagra e Filippo Berio, la pasta Buitoni e la pasta Del Verde, i cioccolatini Perugina e Pernigotti, lo spumante Gancia, latte e formaggi di Parmalat, Galbani, Invernizzi, Locatelli e delle Fattorie Scaldasole, i salumi Fiorucci, l’Orzo Bimbo, i cracker Saiwa, le bibite San Pellegrino, i liquori Stock e le caramelle la Sperlari.
"Si tratta di un’inversione di tendenza dopo che – sottolinea Coldiretti – negli ultimi decenni gli stranieri hanno acquisito quote di proprietà nei principali settori dell’agroalimentare italiano". Negli anni sono volati all’estero, tra gli altri, la birra Peroni, i gelati Grom, Antica gelateria del Corso e Algida, i marchi dell’olio Bertolli, Carapelli, Sasso, Sagra e Filippo Berio, la pasta Buitoni e la pasta Del Verde, i cioccolatini Perugina e Pernigotti, lo spumante Gancia, latte e formaggi di Parmalat, Galbani, Invernizzi, Locatelli e delle Fattorie Scaldasole, i salumi Fiorucci, l’Orzo Bimbo, i cracker Saiwa, le bibite San Pellegrino, i liquori Stock e le caramelle la Sperlari.