M. Hewson: nonostante i guadagni, l’euro resta sempre sotto pressione
Tutti in attesa di dati sull’occupazione a stelle e strisce. Per il primo pomeriggio sono attesi i dati più importanti della settimana, quelli relativi i nuovi posti di lavoro ed il tasso di disoccupazione di ottobre negli Stati Uniti. Nel primo caso il consenso è orientato per una crescita delle buste paga di 145 mila unità, mentre il tasso di disoccupazione è visto stabile al 9,6%. Finora sono arrivate indicazioni a due velocità dalla stima Adp, +93 mila, e dalle nuove richieste di sussidio, cresciute a 436.000.
Dopo lo stop di Trichet all’exit strategy della Bce, l’euro continua a guadagnare terreno, scambiando in questo momento a 1,3259 dollari e 130,74 yen. Michael Hewson, analista di Cmc Markets rileva che “nonostante le misure della Banca Centrale possano essere identificate come una forma di Quantitative Easing l’euro ha continuato a guadagnare terreno” ma, visto che la questione dei debiti sovrani resta irrisolta, “la moneta unica si mantiene sotto pressione”. Non a caso S&P ha annunciato possibili nuovi downgrade sulla Grecia e messo in watch negative i rating degli istituti di credito portoghesi.
I dati di oggi dal mercato del lavoro a stelle strisce potrebbero produrre un duplice effetto. Nel caso in cui gli aggiornamenti risultassero migliori delle attese, il dollaro è destinato a rafforzarsi in scia delle parole di ieri dei due Presidenti delle Fed di St. Louis e Philadelphia, Bullard e Plosser, che hanno annunciato che il QE2 potrebbe finire in anticipo se le condizioni dell’economia dovessero migliorare sensibilmente. Dall’altro il biglietto verde nel caso di indicazioni deludenti potrebbe perdere ulteriore terreno e, come riporta Hewson, riportare l’euro-dollaro a 1,3360.