Notizie M. Hewson: gli investitori iniziano a valutare l’effetto dei salvataggi sull’economia tedesca

M. Hewson: gli investitori iniziano a valutare l’effetto dei salvataggi sull’economia tedesca

2 Dicembre 2010 12:29

Tutti in attesa della Bce. Oggi il n.1 dell’Eurotower Trichet potrebbe annunciare un rinvio del ritiro delle misure straordinarie messe in campo per arginare la crisi finanziaria e che ora potrebbero tornare utili per affrontare la crisi del debito dell’Eurozona. Tra gli analisti c’è anche chi si spinge a pronosticare una Bce che in stile-Fed acquista bond senza sterilizzare la liquidità creata.

Intanto si moltiplicano le voci di un maggior coinvolgimento, via Fondo Monetario, da parte degli Stati Uniti. In questo momento il cambio euro-dollaro quota in crescita dello 0,3% a 1,3164 e la moneta unica scambia tonica anche contro la divisa giapponese, portando il cross a 110,80 yen. Stabile il dollaro-yen a 84,170.

Nella prima parte di seduta riflettori puntati sulle aste di titoli di stato, particolarmente attese dopo le tensioni delle ultime sedute. Oggi è stato il turno della Spagna, dopo l’asta portoghese di ieri, di rivolgersi al mercato. Il Tesoro di Madrid ha piazzato Bonos per 2,5 miliardi a un rendimento medio del 3,717% rispetto al 2,527% offerto nell’asta del 7 ottobre scorso, con una domanda pari a 2,5 volte l’offerta, dal 2,16 precedente.

Dopo la delusione dell’asta tedesca di ieri, tecnicamente fallita per la seconda volta consecutiva, la tendenza degli operatori sembrerebbe quella di cercare un rendimento più elevato prendendosi qualche rischio in più, anche perché, come rileva Michael Hewson di Cmc Markets nel suo Forex Morning Comment, “gli investitori sono preoccupati delle conseguenze che i vari salvataggi avranno sulla Germania”.

Per quanto riguarda il Vecchio continente arrivati finora i dati sulla crescita economica nel terzo trimestre, salita in linea con le attese dell’1,9% annuo e dello 0,4% trimestrale, e sull’inflazione di ottobre, che registra un +0,4% mensile ed un +4,4% a/a. Nella seconda parte attesi i dati statunitensi relativi nuove richieste di sussidio e compromessi immobiliari.