M. Hewson: la debolezza del dollaro potrebbe spingere la BoJ a intervenire ancora
Michael Hewson, analista di CMC Markets, nel suo Forex Morning Comment rileva come le riunioni della Fed prevedano a corollario la debolezza del dollaro contro le altre valute e le materie prime; ieri il dollar index è sceso ai livelli minori degli ultimi 6 mesi, in procinto di scendere a 79,7 punti (61,8% del ritracciamento tra il minimo a 74,17 del novembre 2009 ed il massimo a 88,71 del giugno 2010). Intanto l’oro si porta in quota 1.300 dollari l’oncia.
Sempre in tema di Banche Centrali, Hewson sottolinea che “le minute della riunione della Bank of England hanno evidenziato che le preoccupazioni sulla tenuta della crescita potrebbero indirizzare qualche membro del board verso nuove misure di allentamento monetario”. Questo, rileva ancora l’analista, tende ad indebolire la sterlina, “che insieme al dollaro si contende il titolo di valuta più debole delle ultime 24 ore”. Il dollaro ha perso terreno anche contro lo yen, incrementando negli operatori il convincimento che la Bank of Japan stia per intervenire nuovamente.
Nel pomeriggio appuntamento con i dati statunitensi relativi le nuove richieste di sussidio, le vendite di abitazioni esistenti ed il superindice di agosto. Secondo Hewson sia la Fed che la BoJ sperano che indicazioni migliori delle attese possano evitar loro di mettere mano al portafoglio.