Luxottica: il terremoto ai vertici scuote ancora il titolo in Borsa. Tutte le deleghe a Del Vecchio
Ancora vendite oggi su Luxottica a Piazza Affari dopo il secondo terremoto al vertice provocato dall’uscita del co-amministratore delegato, Enrico Cavatorta, avvenuto ad un mese di distanza dall’addio dopo dieci anni dell’Ad, Andrea Guerra. Il lungo consiglio di amministrazione del gruppo, che si è concluso ieri in tarda nottata, ha messo nelle mani del presidente, Leonardo Del Vecchio, tutte le deleghe esecutive “nell’attesa di finalizzare il processo di selezione del co-Ceo Mercati, che procede sulla base di una lista di candidati di elevato profilo”. Ma ha anche visto le dimissioni del consigliere indipendente, Roger Abravanel “per disaccordo sull’attuale governance”, ha spiegato una nota dell’azienda di Agordo.
Congelata così la nomina a co-amministratore delegato di Massimo Vian per l’area Operations e Prodotto che “avverrà – ha precisato il comunicato – contemporaneamente all’annuncio e relativa nomina del co-Ceo Mercati”. Così come congelata è anche la struttura a “triumvirato” ideata da Del Vecchio appena dopo l’uscita di Guerra dall’azienda, che vedeva lo stesso Del Vecchio alla presidenza esecutiva, affiancato da due Ad. Il Cda ha inoltre preso atto “dell’andamento del gruppo nel terzo trimestre, che evidenzia una forte generazione di cassa, una crescita del fatturato in linea con la performance del primo semestre a parità cambi e un incremento atteso dell’utile netto nell’intorno del 10%”.
Nel frattempo il titolo Luxottica sul Ftse Mib, dopo un avvio in moderato ribasso, scivola dell’1,55% a 36,71 euro. Non è bastato il crollo del 9,23% registrato ieri in chiusura, che è costato alla società degli occhiali una perdita giornaliera di oltre 1,8 miliardi di euro.