Loonie azzoppato da taglio tassi Canada, nuova stretta invece per il Brasile
Tonfo ai minimi a quasi 6 anni del dollaro canadese dopo che ieri a sorpresa la Bank of Canada ha deciso a sorpresa di abbassare i tassi dall’1,0% allo 0,75%. La decisione è stata motivata dagli effetti negativi su economia del tonfo dei prezzi del petrolio che andrà anche a far rallentare l’inflazione.
Il dollaro canadese ieri pomeriggio è arrivato a cedere oltre il 2% contro il dollaro usa con cross usd/cad salito fino a 1,2394 sui massimi da aprile 2009. Oggi viaggia poco sotto a 1,2345. “Il rialzo della quotazione UsdCad ha trascinato con sé anche Aud e Nzd, che hanno anch’esse perso valore contro il Usd con price action molto nervose”, rimarca Matteo Paganini, analista di Fxcm. “Stiamo parlando di valute principali quotate contro il dollaro americano, gli strumenti tra i più liquidi in circolazione – aggiunge l’esperto di Fxcm – . Questo è testimonianza di come i market maker siano nervosi dopo la vicenda relativa alla SNB, per cui l’operatività è consigliata soltanto a trader con una buona propensione al rischio”.
Nuova stretta in Brasile, tassi al 12,25% per contrastare l’inflazione
Nuova stretta sui tassi invece in Brasile. La banca centrale del paese sudamericano nella notte ha alzato ulteriormente il costo del denaro per riportare l’inflazione all’interno della fascia obiettivo. L’istituto guidato da Alexandre Tombini ha così alzato il tasso di riferimento di 12,25% dal 11,75%, decisione in linea con le attese di consensus. Si tratta del terzo rialzo consecutivo. La decisione è stata presa considerando “lo scenario macroeconomico e le prospettive di inflazione”, ha rimarcato l’istituto centrale carioca che ha votato all’unanimità il rialzo dei tassi.
A dicembre l’inflazione brasiliana è scesa leggermente al 6,41% dal 6,56% precedente, ma ancora al limite superiore del range obiettivo tra 2,5% e 6,5% indicato dalla banca centrale.
Moderata la reazione del real brasiliano con il cross usd/real stabile sopra quota 2,60. negli ultimi sei mesi la divisa carioca ha ceduto quasi il 15% contro il biglietto verde complici le deboli prospettive dell’economia brasiliana che secondo l’ultimo sondaggio condotto dalla banca centrale chiuderà il 2014 con il Pil in rialzo solo dello 0,25 rispetto al +2% che era pronosticato a inizio 2014.