L’Italia fa il pieno di fiducia, Pil 2017 pronto ad andare oltre le stime del governo
La salita a braccetto della fiducia delle famiglie e di quella delle imprese fa bene sperare sull’andamento dell’economia italiana nella seconda metà dell’anno. Un’ulteriore accelerazione dei consumi potrebbe permettere di andare anche oltre l’obiettivo di crescita dell’1,5% indicato dal governo e avvicinare quel 2% di ritmo di crescita indicato come traguardo futuro dal ministro Padoan.
I dati di ottobre sulla fiducia di imprese e famiglie sono stati migliori delle attese e aprono le porte a scenari di crescita fino a pochi mesi fa impensabili. “In prospettiva – sottolinea Paolo Mameli, senior economist Direzione Studi e Ricerche di Intesa Sanpaolo – i dati sulla fiducia di imprese e famiglie segnalano che il PIL, dopo il moderato rallentamento visto nel secondo trimestre dell’anno, potrebbe riaccelerare nella seconda metà del 2017, verosimilmente a 0,5% t/t nei mesi estivi e a 0,3/0,4% t/t nella parte finale dell’anno. Ciò suggerisce che la crescita dell’economia italiana a consuntivo nel 2017 possa risultare di uno-due decimi superiore al +1,4% della stima dell’ufficio studi di Intesa Sanpaolo, aggiornata a tre mesi fa. “In sintesi – aggiunge Mameli – non vediamo rischi in grado di far deragliare la ripresa almeno su un orizzonte di breve termine (3-6 mesi)”. Mameli ritiene che l’ulteriore aumento della fiducia delle imprese segnala che nei prossimi trimestri il maggiore contributo alla crescita potrebbe arrivare dagli investimenti delle aziende, dopo i dati parzialmente deludenti visti nella prima metà dell’anno.
I dati preliminari relativi al Pil del terzo trimestre saranno diffusi dall’Istat il prossimo 14 novembre. L’ultima stima di Bankitalia è proprio di un +0,5% congiunturale nel trimestre estivo tra luglio e settembre 2017.
Consumi in accelerazione
Attese sorprese sul fronte consumi con la fiducia delle famiglie ai massimi annui e in rialzo da 5 mesi consecutivi. “Il morale delle famiglie, dopo un trend di calo durato oltre un anno, è ora in una fase di deciso rimbalzo, in qualche misura sorprendente per la sua entità, che ci induce a essere meno pessimisti sull’evoluzione dei consumi di quanto non fossimo qualche mese fa”, argomenta Mameli.
Sulla stessa lunghezza d’onda Confcommercio: “Il quinto incremento consecutivo della fiducia è un segnale importante, che rafforza certamente i dati sulla ripresa già emersi con le indicazioni dei primi otto mesi dell’anno sulla produzione industriale e gli incrementi congiunturali dei primi due trimestri del Pil”. L’Ufficio Studi Confcommercio che vede i consumi in accelerazione nella seconda metà dell’anno.