Legge di Stabilità: manovra da 36 miliardi. Padoan assicura, ci sono tutte le coperture
Le preoccupazioni relative alle coperture previste nella Legge di Stabilità “sono senza fondamento”. Così il ministro dell’Economia, Pier Carlo Padoan, all’indomani del via libera da parte del Consiglio dei Ministri alla Legge Stabilità 2015 durante la trasmissione Radio Anch’io. Le coperture “sono garantite da ulteriori progressi nella spending review e nella lotta all’evasione” ha aggiunto Padoan, sottolineando che il Governo ha “esaminato tutte le voci di tagli ai ministeri, alle regioni e agli enti locali”. Il ministro ha poi precisato che si tratta di una manovra attivata in un contesto di recessione, purtroppo il terzo anno per il Paese. E’ indispensabile voltare pagina”. Le coperture della Legge di Stabilità “sono dettagliate” e “tra qualche ora saranno pubblici i testi che descriveranno misura per misura i tagli di spesa e le operazioni dal lato delle entrate. E l’Europa? “Non sono preoccupato” per il giudizio dell’Ue sulla Legge. “Con Bruxelles va avanti “un dialogo assolutamente cordiale e costruttivo”. “Stiamo interpretando le regole del Patto di Stabilità tenendo conto di due circostanze eccezionali: quadro macroeconomico e ambiziosissimo programma di riforme”, ha voluto sottolineare il ministro.
Padoan ha poi parlato di “amplissimi margini per l’aumento dell’efficienza” a proposito dei tagli previsti dalla Legge di Stabilità per le Regioni. Il sacrificio per i ministeri che hanno contribuito al ddl con “tagli molto precisi” è “stato accolto, nulla è stato imposto”. Il pressing sugli enti locali “non è a che aumentino le tasse, ma perché aumentino l’efficienza. Siamo convinti che i margini ci siano. Si tratta di dare gli stimoli giusti, a partire dal governo”. E ancora: “Non facciamo deficit, lo riduciamo pur in un contesto di recessione e con sintomi di deflazione“, assicurando che la manovra “creerà più lavoro”. Il ministro ha poi spiegato che a partire dal primo gennaio 2015 “viene data facoltà assolutamente volontaria ai lavoratori di mettersi in tasca il Tfr invece di versarlo meccanicamente”.
Il varo di ieri sera ha avuto ad oggetto una manovra da 36 miliardi di euro, più imponente dei 30 preventivati alla vigilia, in cui è previsto un taglio di tasse da 18 miliardi di euro. Si tratta della “più grande riduzione di tasse fatta da un governo repubblicano”, ha detto il premier Matteo Renzi presentando la Legge di Stabilità in conferenza stampa. 36 miliardi di cui 15 arrivano dai tagli della spending review, 3,8 miliardi dalla lotta all’evasione e 11 miliardi reperite in deficit. Confermato il bonus da 80 euro ai lavoratori dipendenti (9,5 miliardi), gli sgravi su Irap (5 miliardi) e su assunzioni a tempo indeterminato (1,9 miliardi) e la possibilità di avere il Tfr in busta paga. “Tolgo ogni alibi agli imprenditori”, ha detto Renzi. Previsto inoltre una clausola di salvaguardia da 3,4 miliardi di euro per un’eventuale correzione del deficit pubblico. Si tratta di quello 0,25% del Pil di aggiustamento strutturale minimo che la Commissione europea chiede all’Italia.