Legge di Stabilità: confermato addio a Tasi e taglio Ires, spending review di soli 5 mld
Poche sorprese dalla legge di Stabilità 2016 approvata oggi dal consiglio dei ministri. Il premier Matteo Renzi ha illustrato questo pomeriggio i punta salienti della nuova manovra che sarà di 27-30 miliardi di euro, con l’elastico di 3 miliardi che dipende dalla concessione o meno da parte di Bruxelles di un margine di flessibilità sui conti pubblici, pari allo 0,2 per cento del Pil, alla luce dell’emergenza migranti. Il governo punta infatti sul sì dell’Unione Europea a un deficit del 2,4% nel 2016 per l’Italia rispetto al 2,2% programmato.
Tasse giù: via Tasi e taglio Ires già dal 2016
I contenuti della manovra 2016 ricalcano sostanzialmente quello anticipato dalla stampa negli ultimi giorni con l’abolizione della tassazione sulla prima casa e l’anticipo del taglio dell’Ires, la tassa sui profitti delle imprese, al 24% dal prossimo anno. La misura sull’Ires è stata anticipata di un anno rispetto a quanto programmato, ma dipende dall’ok Ue al cuscinetto dello 0,2% sul deficit legato all’emergenza migranti.
I contenuti della manovra 2016 ricalcano sostanzialmente quello anticipato dalla stampa negli ultimi giorni con l’abolizione della tassazione sulla prima casa e l’anticipo del taglio dell’Ires, la tassa sui profitti delle imprese, al 24% dal prossimo anno. La misura sull’Ires è stata anticipata di un anno rispetto a quanto programmato, ma dipende dall’ok Ue al cuscinetto dello 0,2% sul deficit legato all’emergenza migranti.
“Serviva un choc fiscale e spero che lo sblocco della tassazione sulla prima casa possa incentivare gli investimenti sul mattone”, ha rimarcato Renzi nel corso della conferenza stampa tenuta oggi a palazzo Chigi.
Confermato anche l’innalzamento da 1.000 a 3.000 euro della soglia di utilizzo del contante e il contrasto all’evasione sul canone Rai inserendolo nella bolletta della luce. Il canone Rai annuo scenderà a 100 euro.
Spending review si ferma a soli 5 miliardi
La legge di Stabilità azzera le clausole salvaguardia per il 2016 evitando quindi l’aumento dell’Iva e quello delle accise sulla benzina. La spending review è pari a 5 miliardi, la metà rispetto ai 10 mld preventivati nei mesi scorsi.
La legge di Stabilità azzera le clausole salvaguardia per il 2016 evitando quindi l’aumento dell’Iva e quello delle accise sulla benzina. La spending review è pari a 5 miliardi, la metà rispetto ai 10 mld preventivati nei mesi scorsi.
I primi commenti sulla manovra sono favorevoli ai tagli della tassazione con qualche dubbio sulle coperture. “Bene il taglio delle tasse a famiglie e imprese – segnala il coordinatore dell’Ufficio studi della CGIA Paolo Zabeo – anche se la metà delle coperture della nuova legge di Stabilità sarà garantita da una maggiore flessibilità del rapporto deficit/Pil che, comunque, dovrà ottenere il via libera dall’Unione europea”, commenta l’ufficio studi della Cgia.
“La spending review – prosegue Paolo Zabeo della Cgia – non ha prodotto i risultati sperati. Dei 10 miliardi di euro preventivati, solo 5 sono stati confermati. Ancora una volta sul fronte dei tagli agli sprechi anche questo Esecutivo ha ottenuto un mezzo flop“. La CGIA rimarca come quasi la metà della manovra (13,4 miliardi circa) sarà in deficit, sfruttando la maggiore flessibilità che Bruxelles dovrebbe accordarci.