Le pensioni migliori del mondo sono quelle danesi, Italia tra seconda e terza fascia
In prima fascia solo la Danimarca
Solo la Danimarca è risultava avere un giudizio “eccellente”.
Seguono Svezia, UK e Svizzera
Seguono Olanda, Australia, Svezia, Cile, Canada Regno Unito, Svizzera con una struttura sana, con buone caratteristiche generali, ma con aree di possibile miglioramento.
Germania, Francia e Usa in terza fascia
Paesi con sistemi previdenziali buoni, ma che presentano carenze che vanno risolte per mantenere la sostenibilità sul lungo periodo: Germania, Francia, Brasile, Stati Uniti, Messico, Polonia;
In coda Giappone e Paesi emergenti
Infine il quartetto composto da Giappone, India, Corea, Cina e Indonesia che presentano schemi previdenziali con grandi aree di debolezza “che vanno affrontate, per non mettere in dubbio la loro efficacia e sostenibilità”
L’Italia non rientra nell’indagine, ma se lo fosse, si piazzerebbe tra la seconda e la terza fascia con le ristrettezze delle risorse pubbliche e l’esigenza di non tagliare le prestazioni sociali evidenziano un problema di sostenibilità che riguarda l’intero sistema di welfare italiano, sia nella sua componente previdenziale, sia in quella assistenziale.
“L’opportunità di aprire una riflessione sul modello di welfare in funzione del mutato quadro economico e sociale – ha affermato Sergio Corbello, presidente di Assoprevidenza – è argomento ampiamente dibattuto. È assolutamente urgente definire il ruolo che gli istituti della previdenza e dell’assistenza complementare, fondi pensione e casse di assistenza, potranno sostenere nell’auspicata costruzione di un sistema di welfare integrato”.