Le elezioni in Grecia tengono banco sul mkt dei bond, ma attenzione anche al caso Italia
E’ la Grecia il primo banco di prova del Fondo monetario internazionale e dei mercati. Ieri il paese è andato alle urne per il primo turno delle lezioni regionali. E la situazione è in divenire. Il primo ministro greco Papandreou al momento ha escluso di indire elezioni anticipate, dopo che il suo partito ha ottenuto l’appoggio dalla maggior parte delle regioni, nelle elezioni locali, indicando la possibilità andare avanti nel suo programma di austerità concordato col Fmi. Ma solo a spoglio terminato si potrà dire l’ultima parola.
Dai primi exit poll è comunque emerso che il partito socialista, il Pasok, è in vantaggio in sette regioni su 13, con il centro-destra alla guida nelle restanti, sebbene il confronto in alcune aree sia stato molto serrato lasciando spazio a un probabile ballottaggio domenica prossima. Se il voto non sarà favorevole a Papandreu, il partito socialista ellenico convocherà elezioni anticipate il prossimo febbraio.
Una situazione che si fa sentire sui mercati, dove lo spread tra i decennali greco e tedesco è tornato venerdì ad allargasi oltre i 920 punti base ai massimi da inizio settembre. E in caso di nuove fibrillazioni all’ombra del Partenone il Fmi dovrà subito intervenire. In Borsa c’è già chi non esclude che potrebbe registrare un rimbalzo anche il debito greco.
Per Papandreu le elezioni in corso non rappresentano un test per verificare il suo sostegno popolare, ma saranno utili per tastare il polso degli ateniesi sul suo piano di austerity messo a punto per traghettare fuori il Paese dalla crisi che lo ha travolto. Fmi e Bruxelles hanno appoggiato fin dall’inizio la soluzione lacrime e sangue voluta da Atene, ma se le cose dovessero mettersi male per Papandreu e il Pasok l’unica strada percorribile è quella delle elezioni anticipate.
Intanto i titoli di stato tedeschi hanno aperto in rialzo stamattina con un rimbalzo. Secondo alcuni dealer “si sta semplicemente avanzando un po’ dopo i dati di venerdì. Abbiamo notizie belle e brutte dalla parte della zona euro a più alto rendimento”. Qualche problema potrebbe invece arrivare dalla Spagna. “Alcuni dicono che i problemi della Spagna stanno peggiorando, quindi non è detto che le cose saranno più facili per i periferici oggi” ha detto il dealer.
Nel fine settimana Gianfranco Fini è tornato a ribadire che Berlusconi deve salire al Colle. La domanda è per andare alle urne? “Gli italiani hanno scelto Berlusconi e deve essere lui a dare vita a una nuova maggioranza”, ha risposto Fini, sostanzialmente chiedendo un nuovo governo per una maggioranza, non un Berlusconi-bis. Eppure lo scenario del ribaltone, non è escluso dalla maggior parte degli analisti, convinti che comunque il teatrino delle storie politiche darà spettacolo a zonzo per l’Europa l’anno prossimo. E Roma potrebbe essere la prossima tappa di questo tour.