Le disavventure di Eni in Kazakistan: per gli analisti non tutto il male vien per nuocere
Le disavventure di Eni in Kazakistan non fanno perdere punti al titolo del gruppo petrolifero italiano. Gli analisti continuano ad apprezzare la perla nera di Piazza Affari. "Certo - riconoscono gli esperti di Cheuvreux - la notizia dello stop temporaneo ai giacimenti per problemi ecologici non è positiva, ma pensiamo che sia solo un tentativo per fare un po' di pressione alle compagnie petrolifere internazionali per rinegoziare i termini del consorzio". Qualcosa di fondato ai rilievi del governo kazaco comunque c'è: nei giorni scorsi sono infatti stati rilevati casi di moria della popolazione di foche e trichechi, ma anche di pesce nel Mar Caspio. Qualunque sia la verità, per il momento Eni esce vincente. A detta del broker francese il possibile dietrofront dell'azione sul listino milanese non è altro che un'opportunità di acquisto per entrare sul titolo fino a un prezzo di 28,5 euro. Gli analisti di Hvb si spingono anche oltre: secondo i loro calcoli Eni rappresenta una storia su cui puntare almeno fino a 29,5 euro. "Nonostante la battaglia in corso con il governo del Kazakistan confermiamo il rating buy anche perché il titolo sta trattando a sconto di circa il 15% sulla media dei competitors in termini di P/ CF 2007-2008 e di Ev/ Ebitda", notano questi analisti.