Le Borse europee scendono ai livelli minimi degli ultimi tre anni
Ancora pesantemente condizionate dal settore finanziario, le Borse del Vecchio continente aggiornano i minimi pluriennali. L’indice Dj Eurostoxx 50 viaggia a 3140 punti, il suo valore più basso dal giugno 2005. Il Vstoxx, che misura la volatilità dell’indice è invece schizzato a 32 punti, con una cavalcata che lo avvicina ai massimi dell’anno posti a 40 punti.
Il Dax cede il 2,61%, il Cac40 il 2,82%, il Ftse100 il 2,68% e l’S&P/Mib milanese il 3,56% a 26760 punti. I ribassi più forti all’interno del Ftse Euro Top 100 interessano i finanziari Fortis, Aegon, Ubs, Allianz e Dexia. Fortis in particolare segna un ribasso di circa il 15% in scia alla notizia dell’avvio di un’indagine sul piano di rafforzamento finanziario da 8 miliardi di euro annunciato dal gruppo belga-olandese il mese scorso. Anche i titoli dei due campioni bancari nazionali, Unicredit e Intesa Sanpaolo, perdono più del 4%. Lo Stoxx bancario arretra del 4,6%, quello relativo agli assicurativi del 4,1 per cento.
Oltre che conseguenza del caso Fortis, quanto avviene in Europa segnala la preoccupazione per la salute del settore finanziario a livello globale, da un lato per i timori di nuovi collassi di istituti bancari negli Stati Uniti, dall’altro per l’esposizione delle banche di tutto il mondo, in gradi differenti, ai titoli originati dalle cartolarizzazioni di mutui effettuate dalle agenzie semi-governative Fannie Mae e Freddie Mac.
Negli Usa il piano di salvataggio delle due agenzie, i cui titoli in apertura cedevano circa 20 punti percentuali, non è servito ad allontanare lo spettro di nuove banche in difficoltà, mentre in Asia sono stati duramente colpiti i titoli dei grandi investitori che detengono nei loro portafogli i titoli cartolarizzati. Circa mille miliardi di dollari di questi titoli (1/5 del totale) sono infatti nelle mani degli investitori istituzionali e anche delle banche centrali. Negli Usa ieri il presidente dell’FDIC, Bair, ha affermato che la stragrande maggioranza delle banche è solida, ma ha ammesso che la lista delle banche problematiche dovrà ancora allungarsi. L’attesa è per giovedì e venerdì quando verranno diffusi i bilanci trimestrali di Citigroup, Jp Morgan e Merrill Lynch.