Le Borse europee avviano la seduta con il segno meno. A Milano si distingue Bulgari
Secondo alcuni economisti le nuove indicazioni non cambiano le loro aspettative di un irrigidimento costante della politica monetaria, compreso il ricorso a tassi di interesse più elevati. “Questo chiaramente non è stato un atterraggio difficile per l’economia cinese”, segnala l’economista di Ubs, Wang Tao. A suo avviso la crescita più rapida del previsto è in parte dovuta alle forti esportazioni nel quarto trimestre, un segnale positivo per la domanda globale.
Secondo l’economista di Citigroup, Ken Peng “questi dati dimostrano che la stretta monetaria praticata finora non ha avuto un grande impatto sulla crescita e anche che ci siano segnali di rafforzamento negli Stati Uniti e l’Europa può aver aiutato”. L’inflazione è rallentata a causa del raffreddamento dei prezzi alimentari in dicembre e anche a fronte della base di riferimento molto anno del dicembre 2009. Eppure, molti economisti sono convinti che i rischi di inflazione restano e che il freddo e la forte domanda nel corso delle vacanze per il Nuovo anno lunare nel mese di febbraio potrebbe spingere i prezzi dei prodotti alimentari di nuovi al rialzo nel primo trimestre. Londra segna in questo momento una flessione dello 0,33% a 5.957 punti, Francoforte cede lo 0,12% a 7.074, Parigi perde lo 0,14% a 3.971 e Amsterdam -0,16% a 357,37. Dopo un avvio in territorio negativo Milano recupera il segno più. Adesso il Ftse Mib segna un progresso dello +0,10% a 21.742 punti.
A Piazza Affari si distingue Bulgari. Il titolo della maison di gioielli di romana segna un rialzo dell’1,22%, scambiando a quota 7,45 euro. Nelle sale operative segnalano che l’azione beneficia della speculazione sui conti Swatch, che dovrebbero essere oltre le attese. A sostenere le quotazioni di Bulgari è anche un report firmato Jp Morgan in cui è stato alzato il target price a 6,4 euro dai precedenti 6,2 euro. Spicca Mediolanum con un balzo dell’1,87% a 3,54 euro
Denaro anche sulle banche. Intesa Sanpaolo guadagna lo 0,33% a 2,29 euro. A Piazza Scala si lavora ancora per la creazione del polo assicurativo Vita. Mentre il nuovo piano industriale sarà presentato il 6 aprile. Occhi puntati anche a Unicredit (+1,07% a 1,803 euro) in concomitanza della riunione nel pomeriggio del Cda dell’istituto. Secondo il Messaggero, c’è Resolution nella terna di finalisti per l’acquisto di Pioneer, affiancata da Amundi e Natixis. I finalisti valorizzano Pioneer 3-3,5 miliardi e prevedono che Unicredit resti nel capitale ma in minoranza.
Scambia in territorio positivo il Banco Popolare (+0,41% a 2,47 euro) con la Fondazione Crt che ha deciso di partecipare all’aumento di capitale della banca rispondendo alla sollecitazione del management della Popolare di Novara per rafforzare il legame con il territorio. Secondo il Messaggero, il consigliere delegato Pierfrancesco Saviotti ha tenuto incontri con decine di investitori a Milano fornendo elementi tranquillizzanti sull’andamento dell’aumento di capitale. La prossima settimana sono previsti nuovi incontri in Gran Bretagna, Francia e Germania.