Lavoro: sondaggio New economics foundation, il maestro d’asilo vale di più di un banchiere
Il lavoro nobilita l’uomo. Recita così un detto popolare, ma secondo una ricerca condotta dalla New economics foundation nella realtà le cose non vanno proprio così. Per questi esperti non tutte le professioni si equivalgono tra loro.
A sorpresa dallo studio condotto dal gruppo di economisti, noto per aver convinto il G7 e il G8 a prendere in considerazione l’idea del debito internazionale, ci sono lavori che possono produrre benefici e altri che possono causare perdite o danni per la collettività.
Dai risultati della ricerca si evince che il lavoro dello spazzino vale di più di quello del banchiere. Lo studio ha messo in relazione tre professioni ad elevata remunerazione contro tre pagati poco: da un lato l’addetto di pulizie di un ospedale, un operaio di un centro di recupero di materiali riciclabili e un operatore di infanzia, dall’altro un banchiere della City, un consulente fiscale e un dirigente pubblicitario.
Ebbene il verdetto non lascia spazio alla fantasia: l’addetto di pulizie con un’ora di lavoro crea dieci sterline di profitto per ogni sterlina di salario; mentre per ogni sterlina guadagnata dal banchiere di Londra, la comunità ne perde sette. In altre parole il gruppo di economisti della New economics foundation ha messo al centro della ricerca l’utilità delle diverse mansioni che vengono svolte nella società.
Ma la differenza dagli studi precedente è che i risultati si concentrano più sul livello pratico delle funzioni che sul valore riconosciuto dalla società a determinate professioni. Se si considera la semplice utilità non ci vuole, infatti, molto a capire che un maestro di asilo risulta più essenziale di un pubblicitario.