Lavoro: 764 mila posti a tempo indeterminato in più nel 2015, 1,44 mln di assunti con sgravi e boom dei voucher
Il traino degli sgravi contributivi ha permesso nel 2015 una forte creazione di posti di lavoro a tempo indeterminato. Dall’Osservatorio sul Precariato pubblicato dall’Inps emerge che da gennaio a dicembre 2015 il numero delle assunzioni con contratti a tempo indeterminato nel settore privato sono risultate quasi 1,9 milioni segnando un incremento del 47% rispetto al 2014. In termini assoluti l’incremento dei contratti a tempo indeterminato è stato pari a 764 mila unità rispetto a fine 2014. A determinare tale incremento hanno concorso sia le assunzioni che le trasformazioni. Sostanzialmente stabile invece il numero di assunzioni con contratti a tempo determinato, mentre sono diminuite le assunzioni in apprendistato (-20%). Per le cessazioni si registra una modesta riduzione (-2%).
Aumento delle assunzioni stabili trainato dall’entrata in vigore a inizio 2015 delle decontribuzioni sulle assunzioni a tempo indeterminato e dall’avvio a marzo dello scorso anno del Jobs Act.
Boom a dicembre con corsa a sgravi “pieni”
Nel solo mese di dicembre si è registrato un vero e proprio boom per le assunzioni a tempo indeterminato: sono state 272.512, oltre il doppio di novembre. Dicembre era l’ultimo mese con decontribuzione piena. Infatti dal 1° gennaio 2016 il beneficio fiscale vale solo per due anni rispetto ai tre precedenti e soprattutto le imprese potranno beneficiare di uno sgravio contributivo massimo di 3.250 euro per ogni assunto, più che dimezzato rispetto agli 8.060 euro per chi assumeva nel 2015.
Nel solo mese di dicembre si è registrato un vero e proprio boom per le assunzioni a tempo indeterminato: sono state 272.512, oltre il doppio di novembre. Dicembre era l’ultimo mese con decontribuzione piena. Infatti dal 1° gennaio 2016 il beneficio fiscale vale solo per due anni rispetto ai tre precedenti e soprattutto le imprese potranno beneficiare di uno sgravio contributivo massimo di 3.250 euro per ogni assunto, più che dimezzato rispetto agli 8.060 euro per chi assumeva nel 2015.
Esonero contributivo utilizzato nel 61% dei casi
Sul totale delle attivazioni di posizioni di lavoro con contratto a tempo indeterminato (oltre 2,4 milioni sommando assunzioni e trasformazioni) quelle che risultano beneficiarie dell’esonero contributivo sono pari a 1,44 mln (61% del totale). Le attivazioni con esonero sono perciò quasi il doppio dell’incremento sul 2014 registrato da assunzioni e trasformazioni in contratti a tempo indeterminato.
Sul totale delle attivazioni di posizioni di lavoro con contratto a tempo indeterminato (oltre 2,4 milioni sommando assunzioni e trasformazioni) quelle che risultano beneficiarie dell’esonero contributivo sono pari a 1,44 mln (61% del totale). Le attivazioni con esonero sono perciò quasi il doppio dell’incremento sul 2014 registrato da assunzioni e trasformazioni in contratti a tempo indeterminato.
Dall’Osservatorio Inps emerge che nel 2015 il numero complessivo delle assunzioni attivate da datori di lavoro privati è risultato di 5.408.804 segnando una netta crescita rispetto agli anni precedenti (+11% sul 2014 e + 15% sul 2013). A fine 2015 il saldo è di 606.000 nuove posizioni di lavoro tra assunzioni e cessazioni rispetto alla fine del 2014. Importante il flusso di trasformazioni contrattuali a tempo indeterminato: quelle che hanno interessato i contratti a tempo determinato sono risultate circa 500.000 con una crescita vicina al 50% rispetto al 50%. Anche i rapporti di lavoro già regolati da contratto di apprendistato e divenuti rapporti normali a tempo indeterminato, essendo concluso il periodo formativo, sono aumentati (+23%). In virtù di queste dinamiche, la percentuale dei nuovi rapporti di lavoro attivati/variati a tempo indeterminato sul totale dei rapporti attivati/variati è stata del 41% rispetto al 32% del 2014. Per i giovani fino a 29 anni, questa quota è passata dal 24,5% al 33,6%.
Quasi 115 mila voucher venduti (+66%)
Per quanto riguarda i buoni lavoro, nel 2015 risultano venduti 114.921.574 voucher destinati al pagamento delle prestazioni di lavoro accessorio, del valore nominale di 10 euro, con un incremento medio nazionale, rispetto al corrispondente periodo del 2014 (69.172.879), pari al 66%. Se ad ogni voucher corrisponde effettivamente un’ora di lavoro, il volume di ore remunerate dai voucher venduti nel 2015 corrisponde a circa 57.000 unità di lavoro equivalenti.
Per quanto riguarda i buoni lavoro, nel 2015 risultano venduti 114.921.574 voucher destinati al pagamento delle prestazioni di lavoro accessorio, del valore nominale di 10 euro, con un incremento medio nazionale, rispetto al corrispondente periodo del 2014 (69.172.879), pari al 66%. Se ad ogni voucher corrisponde effettivamente un’ora di lavoro, il volume di ore remunerate dai voucher venduti nel 2015 corrisponde a circa 57.000 unità di lavoro equivalenti.