Notizie Notizie Mondo Larry Fink (BlackRock) teme che febbre da IPO a Wall Street finisca male e bolla i prezzi come ‘insostenibili’

Larry Fink (BlackRock) teme che febbre da IPO a Wall Street finisca male e bolla i prezzi come ‘insostenibili’

14 Dicembre 2020 17:09

Un finale d’anno scoppiettante sul fronte Ipo quello 2020, con lo sbarco in Borsa di numerose realtà tra cui, le ultime in ordine temporale, DoorDash e AirBnB. Un’euforia che preoccupa  il ceo di BlackRock, Larry Fink, che ha esortato alla cautela considerando che alcune IPO hanno prezzi a livelli che in definitiva sono “insostenibili”. “La domanda è: il prezzo di mercato è troppo alto per un tasso di crescita futuro per queste società?”, si è chiesto Fink venerdì scorso intervenendo a un evento fintech “Ci saranno molti incidenti”, ha aggiunto.

Affirm e Roblox rinviano debutto per strappare valutazioni più alte

Fink non ha menzionato direttamente nessuna società. Ma il riferimento appare molto chiaro verso gli ultimi due debutti di DoorDash  e Airbnb che sono aumentate vertiginosamente dopo le loro IPO. Airbnb ha registrato un’impennata del 143% nel suo primo giorno di contrattazioni, mentre DoorDash ha chiuso più in alto dell’86% nel suo primo giorno di contrattazioni mercoledì.

Nel frattempo l’euforia da IPO ha indotto Affirm a decidere di posticipare la sua quotazione al prossimo anno, diventando così la seconda società in pochi giorni a mettere in stand by il suo debutto. La decisione di Affirm arriva infatti poco dopo che Roblox ha deciso di posticipare la sua IPO prevista per il 2020 al prossimo anno per cercare un prezzo più alto, data la forte domanda di IPO tech ad alta crescita da parte degli investitori. Affirm ha sostenuto di voler iniziare a proporre le sue azioni ai potenziali investitori la prossima settimana, ed è sulla buona strada per ricevere una valutazione di mercato di ben 10 miliardi di dollari, secondo il Wall Street Journal.

Parte della ragione per cui Affirm ha ritardato la sua offerta è stata dovuta agli alti picchi di prezzo delle recenti offerte di Airbnb e DoorDash, nonché ai ritardi avvenuti presso la Securities Exchange Commission a causa di un’impennata delle richieste di quotazione da parte di società private.