Notizie Notizie Mondo La parola alle trimestrali per capire come stanno le big di Wall Street e UE. Previsioni sugli utili non fanno ben sperare per Piazza Affari

La parola alle trimestrali per capire come stanno le big di Wall Street e UE. Previsioni sugli utili non fanno ben sperare per Piazza Affari

13 Ottobre 2021 09:33

Grande attesa per l’avvio della stagione delle trimestrali, che partirà oggi a Wall Street. In calendario oggi ci sono gli utili di JP Morgan, Goldman Sachs e Blackrock, domani quelli di UnitedHealth, Bank of America, Wells Fargo, Morgan Stanley, Citigroup, Alcoa

Dalle stime di Refinitiv, emerge che la crescita degli utili del corporate America è prevista a un ritmo annuale del 30%, in deciso rallentamento rispetto al boom del 96,3% del secondo trimestre. Allo stesso tempo, fa notare Rod von Lipsey, managing director di UBS Private Wealth Management, proprio il fatto che “le aspettative per gli utili del terzo trimestre sono state riviste al ribasso nelle ultime settimane, dovrebbe alimentare sorprese al rialzo, fattore positivo per il sentiment generale del mercato”.

Una tornata di trimestrali che potrebbe rivelarsi più importante del solito per risollevare il sentiment del mercato dopo le incertezze dell’ultimo mese e mezzo. “Vediamo per gli utili del terzo trimestre buone possibilità per battere significativamente le aspettative e sostenere dunque i mercati su livelli più elevati” afferma Ben Laidler, global markets strategist di eToro.

Negli Stati Uniti, si prevede che i ricavi e gli utili dell’S&P 500 aumentino rispettivamente del 14% e del 29% anno su anno, risultando tuttavia in calo rispetto al secondo trimestre 2021. Queste aspettative, a parer di eToro, sono troppo basse, considerando che l’economia è ancora in crescita, che molti settori stanno ancora riaprendo e che più aziende del solito stanno fornendo guidance positive – in testa quelle che operano nella tecnologia. Negli ultimi trimestri, le stime degli analisti sono state battute mediamente del 15%. Anche se questa volta il dato dovesse essere inferiore, sarebbe comunque sufficiente per riaffermare le forti prospettive di crescita e compensare eventuali valutazioni più basse” afferma l’esperto secondo cui in Europa, invece, ricavi e utili sono visti in salita, rispettivamente, del 12% e del 46% rispetto allo stesso trimestre dello scorso anno. Tra i Paesi, le previsioni vedono in testa il Regno Unito, mentre l’Italia potrebbe risultare in coda, con una crescita degli utili limitata al 7%. “Nel complesso, una bottom line più elevata è un fattore di compensazione chiave per valutazioni più basse, una buona notizia per i mercati anche se i rischi di vedere una discesa dei prezzi sembrano diminuiti. Il rapporto P/E (prezzo/utili) a un anno per l’S&P 500 è infatti al di sotto delle 20 volte e si sta avvicinando alla media a 5 anni di 18 volte. Anche se è ancora superiore a quello a più lungo termine (pari a 16,5 volte), va confrontato col picco toccato l’anno scorso, che superava quota 23”.