Juventus: approvato il bilancio 2021/22 con un rosso di €238 mln. In Borsa +23% da dimissioni Agnelli
Buon andamento per il titolo Juventus che al momento in borsa si muove in rialzo di quasi il 2% nel giorno in cui l’assemblea dei soci è chiamata ad approvare il bilancio al 30 giugno 2022, l’ultima presieduta da Andra Agnelli.
“Dimettermi non è stata una decisione facile, ma la Juventus viene prima di tutto e tutti”, con queste parole il presidente uscente Agnelli ha dato il calcio d’inizio all’ultima riunione della sua era, prima di passare la palla ai suoi successori che avranno l’arduo compito di risollevare le sorti della società, delineando le linee guida per il prossimo futuro.
A fine novembre, infatti, tutto il Cda della Juventus si è dimesso in seguito alle nuove contestazioni da parte della Consob sulle plusvalenze della società. In particolare, secondo la Procura, tra il 2019 e il 2021 la Juventus avrebbe registrato una perdita di 542 milioni di euro, mentre nello stesso periodo di riferimento, la società bianco e nera avrebbe dichiarato perdite per 337 milioni di euro; numeri incongruenti, infatti, tra le due versioni (Procura e club) c’è una differenza di oltre 200 milioni di euro.
Il nuovo CdA guidato da Ferrero
In seguito a questo scandalo, la società calcistica è dovuta correre ai ripari e nei giorni scorsi, Exor, azionista di maggioranza della Juventus, tramite il suo portavoce John Elkann ha indicato i nomi dei componenti del nuovo Cda del club. In quest’ottica, Elkann ha optato per un drastico taglio del 50% del numero dei componenti del Cda, che passa così da 10 a 5 componenti. Come Presidente è stato scelto Gianluca Ferrero, fedele e storico commercialista di diverse società legate alla famiglia Agnelli, che da oggi avrà l’obiettivo di formare un nuovo Cda di professionisti per il club di Torino.
Salvo sorprese, il nuovo Amministratore Delegato del club sarà invece Maurizio Scanavino, già da poco Direttore Generale della Juventus; mentre Fioranna Negri sarà l’esperta di revisione e di bilanci, oltre che di controllo dei rischi. Tra gli altri nomi del nuovo e più snello Cda bianco e nero, che sarà ufficializzato nella prossima assemblea del 18 gennaio, figurano Diego Pistone (esperto di finanza e controllo) e Laura Cappiello (esperta in fusioni, acquisizioni, diritto societario e diritto penale d’impresa), tutte “figure di grande professionalità sotto il profilo tecnico e giuridico”, commenta Elkann.
Nessun cambiamento, invece, per quanto riguarda il calcio giocato, con il rinnovo della fiducia all’allenatore Massimiliano Allegri.
Nella giornata di oggi la società ha approvato il bilancio 2021/2022 con una perdita di esercizio di oltre 238 milioni di euro.
CdA si dimette e il titolo sale
Nonostante la bufera che si è scatenata nell’ultimo mese sul titolo e in particolare dopo le dimissioni del CdA avvenuto il 28 novembre, il titolo Juventus non solo non ha perso in borsa ma ha anche guadagnato, come mai? Nel dettaglio, dal giorno delle dimissioni di Agnelli il titolo si ha guadagnato oltre il 23%, portando così la capitalizzazione di mercato della società da circa 700 milioni di euro, agli attuali circa 870 milioni di euro.
La risalita del titolo è stata innescata principalmente dalle voci sul possibile delisting del titolo da Piazza Affari, una mossa che permetterebbe anche di alleggerire per il club torinese gli aspetti burocratici.
Cosa rischiano gli indagati?
Diverse sono le possibili sanzioni per i membri dell’ex Consiglio di Amministrazione della Juve e queste vanno da una semplice multa fino a diversi punti di penalizzazione; mentre la pena massima potrebbe prevedere addirittura l’esclusione dal torneo o la retrocessione.
Tuttavia, in questo intricato contesto è doverosa una precisazione e quindi considerare la differenza tra giustizia ordinaria e giustizia sportiva, due percorsi diversi. In tal senso, ricordiamo che anche se la Juventus è stata assolta in appello nel procedimento sulle plusvalenze, dall’altra parte, la procura della Figc, ha aperto un nuovo procedimento con riferimento agli accordi tra società e giocatori per l’integrazione degli stipendi.
Ma i temi caldi sono tanti, infatti, ricordiamo che il 1° gennaio riapre il mercato calcistico e in questo contesto bisognerà capire che spazi di manovra avrà il club per i nuovi acquisti o cessioni in vista dell’anno nuovo.
Analisi tecnica sul titolo
Migliora il quadro grafico del titolo Juventus che dopo aver toccato un nuovo minimo nei primi giorni di dicembre, minimi dal 2016, ha rimbalzato. In particolare, il titolo da inizio dicembre, dopo le dimissioni dell’intero CdA, mostra una performance di oltre il 27% di crescita passando così dal minimo segnato nei pressi di 0,24 euro ad azione, agli attuali 0,32 euro. In tal senso, il titolo nell’ultimo mese di contrattazione ha beneficiato dei rumors secondo cui la holding degli Agnelli-Elkann, starebbe lavorando per privatizzare il club bianco e nero, delistandolo così dalla Borsa di Milano, sulla quale al momento è ancora quotato.
Ecco che queste indiscrezioni hanno riportato interesse e volatilità sul titolo. Come dicevamo ora il titolo si trova in area 0,3 euro e in caso di proseguimento degli acquisti, il superamento al rialzo e con volumi di contrattazione in aumento del livello di resistenza a 0,344 euro, livello da cui transita anche la media mobile a 200 periodi, potrebbe riportare le quotazioni verso la resistenza a 0,4 euro.
Al contrario, potrebbe essere pericoloso il cedimento del supporto a quota 0,25 euro, in quanto potrebbe riportare le quotazioni verso il target al ribasso a quota 0,20 euro, prezzi di marzo 2017.