Juventus affonda a Piazza Affari, pesano sviluppi inchiesta su plusvalenze. Ecco le accuse ad Agnelli & co.
Forti vendite a Piazza Affari sul titolo Juventus che cede oltre il 4% in area 0,28 euro. Ieri la Procura di Torino ha notificato ai 16 indagati del club bianconero l’avviso di conclusione delle indagini preliminari per il caso plusvalenze. La Juventus avrebbe alterato i bilanci del 2018, 2019 e 2020. Secondo l’accusa nel triennio la Juventus avrebbe riportato perdite reali di oltre 542 milioni di euro, oltre 200 mln in più rispetto al rosso dichiarato nei tre bilanci incriminati. Nel dettaglio, nel bilancio 2020 è stata dichiarata una perdita di esercizio di 209 milioni, anziché di 222 mln, e un patrimonio netto positivo di 28 milioni, anziché un patrimonio netto negativo di 175 milioni. Nel bilancio 2019 la perdita è stata di 89 milioni, invece di 236 mln, e patrimonio netto di 239 milioni, invece dei 47 mln stimati dalla procura.
I reati contestati sono il falso nelle comunicazioni sociali e le false comunicazioni rivolte al mercato essendo la Juventus quotata in Borsa. Tra gli indagati figurano il club come persona giuridica, Andrea Agnelli, Pavel Nedved e Maurizio Arrivabene. Ad alcuni degli indagati è stato contestato il reato di dichiarazione fraudolenta mediante uso di fatture per operazioni inesistenti.
La Procura di Torino ritiene che le operazioni di scambio, che non generano flussi finanziari di sorta, risultano concluse a valori stabiliti dalle parti in modo arbitrario e con lo scopo di far fronte alle necessità di bilancio del momento: tali operazioni sono state ritenute fittizie”. Per l’accusa “le plusvalenze da queste generate, sono state rivisitate.
Un filone d’inchiesta si concentrava sulla cosiddetta manovra stipendi, negli anni 2020 e 2021, anch’essa volta ad alterare i risultati di bilancio secondo l’accusa. I calciatori, in accordo con la società, avrebbero rinunciato a percepire, in concomitanza con il periodo pandemico, una sola mensilità e non quattro, come per contro comunicato da Juventus Fc nel marzo 2020″, mentre le restanti tre mensilità, “non sarebbero oggetto di rinuncia, bensì di differimento ad esercizi successivi”.