L’Italia vara nuove misure anticrisi, lo Stato potrà entrare nel capitale delle banche
Il governo italiano, d’accordo con Bankitalia, interverrà per dare ulteriore sostegno al sistema bancario. E’ il risultato del vertice del Consiglio dei Ministri di ieri sera che ha varato due manovre, una a difesa dei depositi dei risparmiatori, un’altra di supporto al capitale delle banche.
Il Governo italiano ha deciso di porre la garanzia statale sui depositi bancari, garanzia che andrà ad aggiungersi a quella del fondo interbancario di garanzia. L’intervento pubblico dovrebbe essere pari a quello del fondo, ossia 103mila euro. L’intervento italiano va nella stessa direzione di quanto già messo in atto da Irlanda, Grecia, Spagna e Germania.
L’altro aspetto dell’intervento riguarda più da vicino le necessità di ricapitalizzazione delle banche. Il Governo ha chiarito che la Banca d’Italia avrà il compito di organizzare aumenti di capitale sul mercato qualora si presentasse la necessità per gli istituti di credito. Nel caso invece non si riuscisse ad organizzare la ricapitalizzazione sul mercato subentrerebbe il Tesoro acquistando azioni privilegiate, quindi senza diritto di voto, delle banche. Lo Stato potrà quindi entrare nel capitale delle banche. Il ministro dell’Economia, Giulio Tremonti, ha chiarito che non esiste un plafond ma si interverrà con valutazioni caso per caso.
Esplicita la logica prudenziale del piano. Il presidente del Consiglio, Silvio Berlusconi, ha specificato che si tratta di un piano al momento non
necessario e che ci si augura non debba essere utilizzato nemmeno in futuro. A tal proposito il presidente di Bankitalia, Mario Draghi, ha chiarito che “il sistema è solido”, e che “il decreto è fatto solo per prudenza”.
Il premier Berlusconi ha concluso il suo intervento con un appello agli italiani: “Siate sereni. Non andate a ritirare i depositi in banca. Il materasso non è una cassaforte più sicura del sistema bancario”.