Italia: l’Unrae vede nero per il mercato auto, atteso calo del 18% sull’intero 2012
Si susseguono le previsioni non rosee per il mercato auto italiano. Dopo i deboli riscontri arrivati anche dalle immatricolazioni del mese di aprile, oggi l’UNRAE, l’Associazione delle Case automobilistiche estere in Italia, ha diffuso i risultati del suo Osservatorio “Previsioni & Mercato”, realizzato dal Centro Studi dell’Associazione. La proiezione per l’intero 2012 indica in 1.434.000 immatricolazioni la previsione della domanda di auto nuove in Italia, ossia il 18% sotto i livelli dello scorso anno e addirittura il 27% in meno rispetto al 2010. Livello di poco inferiore alle 1.465.625 immatricolazioni indicate dal Centro Studi Promotor e che rappresenterebbe il volume di vendite più basso dal 1983. Ad aprile sono state immatricolate 129.663 autovetture con un calo del 17,99% sullo stesso mese del 2011. Un calo in linea con i primi due mesi dell’anno ma più pesante delle attese poichè non vi è stato il recupero dell’effetto bisarche che in marzo aveva determinato un calo del 26,7%.
La riduzione della mobilità, il probabile aumento delle alienazioni di vetture e la conseguente diminuzione del parco circolante, secondo l’Unrae potrebbero portare il 2012 ad essere ricordato come il primo anno, dopo l’inizio della diffusione di massa dell’auto, in cui si assisterà ad un “processo di demotorizzazione”.
A incidere maggiormente sul mercato auto sarà il calo dello vendite alle famiglie. La crisi economica e la conseguente riduzione sostanziale del risparmio e del reddito disponibile, rimarca l’UNRAE, determineranno una flessione dei consumi interni e, in particolare, degli acquisti di autovetture. Il Centro Studi UNRAE stima per la fine dell’anno un volume di immatricolazioni a privati di poco superiore a 900.000 unità e una quota vicina al 63%. Ciò rappresenterà un ulteriore record negativo, persino rispetto a quello registrato lo scorso anno (66,5%). Il noleggio, di conseguenza, crescerà in quota rispetto al 2011, ma si attesterà su volumi intorno alle 250.000 unità, non sufficienti ad assicurare il rinnovo dei parchi aziendali nei consueti tempi che, quindi, tenderanno ad allungarsi.
Dall’Osservatorio emerge, inoltre, che il progressivo rincaro dei carburanti continuerà a determinare uno spostamento psicologico della domanda verso motorizzazioni a gpl e metano, a discapito delle alimentazioni benzina ed in particolare diesel che, rappresentando la motorizzazione più diffusa sul mercato italiano, seguirà le variazioni del mercato totale. “Preoccupano molto – conclude il direttore generale dell’UNRAE – gli effetti psicologici derivati dall’aumento dei costi di gestione delle auto, dal deterioramento del clima sociale e dall’allontanarsi delle aspettative per interventi di sostegno al settore e alla crescita dell’economia. Tutto ciò potrebbe determinare un’ulteriore area di rischio sulla domanda totale”.