Italia: Unione petrolifera, +3,3% per la fattura energetica 2012
La fattura energetica nel 2012 è stimata a 65 miliardi di euro, in aumento di 2 miliardi (+3,3%) rispetto a quella del 2011. È quanto rileva l'Unione petrolifera nel suo Preconsuntivo petrolifero 2012.
Il dato è stato penalizzato dal "peggioramento del cambio, oltre che dall'aumento dei prezzi delle fonti principali (petrolio e gas)".
"Nel 2013 -stima l'UP- la fattura energetica potrebbe finalmente ridursi di oltre 3 miliardi di euro, nelle ipotesi di un cambio vicino a quello attuale, un prezzo del greggio intorno ai 110 dollari/barile e di un'ulteriore contrazione dei consumi delle fonti fossili".
Per quanto riguarda la sola fattura petrolifera, nel 2012 è attesa a 35 miliardi di euro (+1,3%) mentre l'anno prossimo dovrebbe attestarsi nella forchetta 30,6-38,2 miliardi.
"Nel 2012 i consumi di energia italiani hanno fatto registrare una nuova e pesante frenata, stimata intorno al 4%" che "ci ha riportato sui livelli di metà anni '90".
Il dato è stato penalizzato dal "peggioramento del cambio, oltre che dall'aumento dei prezzi delle fonti principali (petrolio e gas)".
"Nel 2013 -stima l'UP- la fattura energetica potrebbe finalmente ridursi di oltre 3 miliardi di euro, nelle ipotesi di un cambio vicino a quello attuale, un prezzo del greggio intorno ai 110 dollari/barile e di un'ulteriore contrazione dei consumi delle fonti fossili".
Per quanto riguarda la sola fattura petrolifera, nel 2012 è attesa a 35 miliardi di euro (+1,3%) mentre l'anno prossimo dovrebbe attestarsi nella forchetta 30,6-38,2 miliardi.
"Nel 2012 i consumi di energia italiani hanno fatto registrare una nuova e pesante frenata, stimata intorno al 4%" che "ci ha riportato sui livelli di metà anni '90".