Italia: spesa per consumi scesa dell’1,7% nel 2009, tagliati cibo e bevande
I consumatori italiani tirano sempre di più la cinghia. Lo dimostrano i dati diffusi oggi dall’Istat, secondo cui la spesa media mensile per famiglia nel 2009 è stata pari a 2.442 euro, in calo dell’1,7% rispetto all’anno precedente. Il dato è inferiore anche a quello del 2007 e del 2006. Se poi si tiene conto dell’inflazione e della variabile della casa di proprietà, la riduzione è ancora più significativa: il valore mediano della spesa mensile per famiglia (cioè quello al di sotto del quale si colloca la spesa della metà delle famiglie residenti) è pari a 2.020 euro, evidenziando una diminuzione di quasi 3 punti percentuali (-2,9%) rispetto al 2008 e accentuando la flessione osservata in termini di valore medio.
Guradando nel dettaglio i dati, si osserva che la contrazione della spesa per consumi è particolarmente evidente tra le famiglie con livelli di spesa medio-alti. Oltre mille euro separano invece la spesa media delle famiglie di operai (2.406 euro) da quella delle famiglie di imprenditori e liberi professionisti (3.493), mentre scende al di sotto dei 2.000 euro la spesa delle famiglie con a capo un disoccupato, una casalinga o una persona in altra condizione non professionale.
Tra i diversi settori di spesa, quelli più penalizzati nel 2009 sono stati il cibo e le bevande che hanno subito una sforbiciata del 3% tra le scelte di consumo delle famiglie. In calo anche la spesa per servizi sanitari, tabacchi e comunicazioni, mentre è salita la spesa per combustibili ed energia, a causa di un periodo invernale particolarmente lungo e rigido. Infine la spesa non alimentare risulta stabile a livello nazionale e pari a 1.981 euro mensili. A livello geografico invece, è la Lombardia la regione con la spesa media mensile più elevata (2.918 euro), seguita dal Veneto (2.857) e dall’Emilia Romagna (2.799). Fanalino di coda, ancora una volta, è la Sicilia con una spesa media mensile (1.721)