Italia: produzione industriale indietreggia dell’1,9% ad aprile, -9,2% a/a
Calo annuo più marcato dal novembre 2009
Corretto per gli effetti di calendario, in aprile l’indice è diminuito in termini tendenziali del 9,2% (i giorni lavorativi sono stati 19 contro i 20 di aprile 2011). Si tratta della peggiore performance dal novembre 2009. Nella media dei primi quattro mesi dell’anno la produzione è diminuita del 6,6% rispetto allo stesso periodo dell’anno precedente.
Ad aprile l’indice destagionalizzato segna una variazione congiunturale positiva solo nel comparto dell’energia (+1,9%). Variazioni negative si registrano invece, nel raggruppamento dei beni intermedi (-2,6%), in quello dei beni strumentali (-2,0%) e, in misura più limitata, nel raggruppamento dei beni di consumo (-0,2%). In termini tendenziali l’indice corretto per gli effetti di calendario segna variazioni negative in tutti i comparti. La diminuzione più marcata riguarda il raggruppamento dei beni intermedi (-12,8%), ma il calo risulta significativo anche per i beni di consumo (-7,9%) e per i beni strumentali (-6,2%); il comparto dell’energia registra una diminuzione più limitata (-3,8%). I maggiori contributi alla variazione tendenziale dell’indice generale (calcolato sui dati grezzi) vengono dalla componente dei beni intermedi (-5,5 punti percentuali) e, da quella dei beni strumentali (-2,8 punti percentuali).
La produzione di autoveicoli ad aprile ha registrato una risalita del 5,7% su base annua (dato corretto per gli effetti di calendario) con l’andamento relativo alla media dei primi quattro mesi del 2012 che resta decisamente negativo, segnando un calo del 19,2%
Lunedì la seconda lettura del Pil relativo a primo trimestre
la prossima settimana si aprirà con la seconda lettura del Pil italiano relativo al primo trimestre dell’anno. Le attese di consensus indicate da Bloomberg sono di una conferma di quanto indicato lo scorso mese con calo trimestrale dello 0,8% e tendenziale dell’1,3%. Per il 2012 l’Istat prevede una riduzione del Prodotto interno lordo italiano pari all’1,5%, provocata da una contrazione della domanda interna, non pienamente compensata dalla dinamica positiva della domanda estera netta. Le stime del governo sono di una contrazione annua dell’1,2% per poi riprendersi nel 2013 con un progresso dello 0,5%. Infine la Commissione europea indica una possibile contrazione dell’1,4% per l’economia italiana quest’anno e un +0,4% nel 2013.