Italia poco attraente per gli investimenti esteri ma la situazione migliora
L’Italia rimane debole per capacità di attrazione degli investimenti esteri, inferiori all’1% del Pil e meno della metà della media Europea
Gli investimenti esteri in Italia continuano a latitare. Un’analisi condotta dal network Uhy colloca il Belpaese al 36 posto nel mondo sulle 44 maggiori economie mondiali. I dati sono riferiti al 2015. I vetta alla classifica si trovano Malta che registra attrae investimenti esteri per il 26% del Pil, Singapore (22%) e Olanda (14%).
Il fattore tasse
I tre Paesi sul podio della classifica redatta da Uhy offrono un ambiente favorevole all’investimento, soprattutto per quanto riguarda la fiscalità. Le tasse sulle imprese rappresentano invece un tallone d’Achille per l’Italia anche se si registrano dei miglioramenti. Nel 2017 le imposte sulle attività produttive sono scese dal 31,4% al 27,9%.
Secondo la ricerca gli investimenti esteri in Italia (dati 2015) sono ammontati a 13 miliardi di euro, pari allo 0,7% del Pil contro oltre 50 in Gran Bretagna (1,8%), 46 in Germania (1,4%) , 35 in Francia (1,4%) e 25 in Spagna (2,1%).
L’Italia ha guadagnato posizioni tra i Paesi europei nel livello di tassazione delle imprese
I miglioramenti dell’Italia
“L’Italia si presenta oggi molto meglio rispetto ad alcuni anni fa – osserva Andrea D’Amico, partner di Uhy Italy -. “Dal 2017 c’è un consistente taglio, il 3,5%, delle imposte sulle imprese, che ci colloca ora a metà classifica fra i maggiori Paesi. Poi c’è un intervento a favore degli investimenti in impianti e macchinari, con il super ammortamento. Ma ulteriori riforme e incentivi sarebbero utili”. Un fattore favorevole è l’elevata preparazione dei giovani, in costante crescita. Un altro indicatore in deciso miglioramento riguarda le controversie. Il numero di processi civili pendenti si è ridotto drasticamente, passando da 5,8 a 3,8 milioni in 7 anni (-34%). I tempi si sono accorciati, anche grazie al processo telematico, che permette di depositare gli atti in via telematica. Negli ultimi anni, poi, sono state introdotte numerose semplificazioni burocratiche e molte procedure con la Pubblica amministrazione transitano ora dal canale digitale.
In proporzione al prodotto interno lordo la Spagna è la nazione, tra le big europee, che attrae più investimenti esteri.