News Notizie Italia Italia, Pil: Nomisma, “nel 2015 economia alla ricerca dei decimali perduti”

Italia, Pil: Nomisma, “nel 2015 economia alla ricerca dei decimali perduti”

Pubblicato 4 Marzo 2016 Aggiornato 19 Luglio 2022 15:53
"L'economia italiana ha mostrato un progressivo indebolimento nel corso del 2015 e la congiuntura internazionale lascia presagire che anche l'anno in corso sarà caratterizzato da crescita modesta". Questo il commento di Andrea Goldstein, managing director di Nomisma, alla stima Istat dei Conti economici trimestrali, che conferma quella preliminare diffusa lo scorso 12 febbraio.
Nel 2015 il Pil corretto per gli effetti di calendario è aumentato dello 0,6%, mantenendosi distante dai livelli necessari per riportare velocemente il paese sui livelli di produzione, ricchezza e benessere di prima della recessione.
In ogni caso, rimarcano da Nomisma, quello che suscita più preoccupazione è la decelerazione della crescita che nel quarto trimestre del 2015 è stata di un modesto 0,1% rispetto al trimestre precedente (una volta corretto per gli effetti di calendario e destagionalizzato). I dati di oggi non vanno però confusi con quelli diffusi il primo marzo che, sulla base della metodologia applicata ai fini di Maastricht, accreditano il paese di una crescita dello 0,8% lo scorso anno.

Quanto alla variazione acquisita per il 2016 è pari a +0,2%. "Per il momento il contributo della domanda estera netta rimane positivo, anche se di poco (0,1%), ma negli ultimi mesi si moltiplicano i segnali di un rallentamento globale. Anche l'incertezza geopolitica suscita crescenti preoccupazione, dal Medio Oriente al Brexit, passando per il fronte meridionale dell'Eurozona", afferma Goldstein invitando a mettere da parte quello che definisce "ottimismo di circostanza in chiave pre-elettorale". In questo momento per l'Italia, secondo l'esperto, "è il momento di intensificare il ritmo delle riforme strutturali, rendere efficiente la spesa pubblica e riavviare gli investimenti pubblici e privati".