Italia: nuovo calo per le immatricolazioni di auto a ottobre. Fiat fa peggio del mercato
Nei primi 10 mesi del 2013 in totale sono state immatricolate 1.111.520 autovetture, otto punti percentuali in meno rispetto al pari periodo 2012, e i passaggi di proprietà hanno evidenziato un +0,59% a 3.446.888.
Il gruppo Fiat ha registrato un calo dell’8,7% a 31.173 veicoli con una quota di mercato che dal 27,48% di settembre e dal 29,1% dell’ottobre 2012 passa al 28,1%. Nel progressivo annuo le immatricolazioni del Lingotto sono state 321 mila (-10,3% a/a) per una quota del 28,9 per cento, in calo di 0,7 punti percentuali rispetto ai primi dieci mesi del 2012. A ottobre, a livello di singoli brand, spicca il -4,7% annuo di Fiat, il -15,7% del marchio Lancia, il 29,7% in meno di Alfa Romeo e il +10,6% messo a segno da Jeep.
Immatricolazioni 2013 sotto quota 1,3 milioni
Secondo un primo scambio di informazioni fra Unrae (Associazione delle case automobilistiche estere) e Anfia (Associazione Nazionale Filiera Industria Automobilistica) a ottobre la raccolta contratti ha segnato una flessione nel mese di circa il 4,5% a poco più di 120 mila unità. “Il mercato si avvia a chiudere il 2013 di poco al di sotto delle 1.300.000 unità vendute (oltre il 7% meno dello scorso anno), riportandoci sui livelli del 1978-1979”, si legge nella nota preparata dall’Unrae.
Gli fa eco Filippo Pavan Bernacchi, presidente di Federauto, l’associazione che rappresenta i concessionari di tutti i marchi commercializzati in Italia. “Il 2013 chiuderà presumibilmente attorno a 1.280.000 pezzi, registrando un -8% rispetto al 2012”. “Stiamo performando -continua Pavan Bernacchi- il -35% rispetto a quanto la filiera, che dà lavoro a 1.200.000 persone, necessita per sopravvivere”.
Secondo il centro studi Unrae, nel 2014 “la domanda di autovetture tornerà in territorio positivo per la necessità, nell’area flotte aziendali, di effettuare sostituzioni non più rimandabili e per il leggero miglioramento di alcuni driver economici, fermandosi comunque appena sopra il 3%, a 1.335.000 unità”.