Italia: nel 2012 compravendite case giù del 25,8%, crollano i mutui erogati
La variazione percentuale del volume di compravendite per l’intero settore immobiliare nel quarto trimestre del 2012 risulta pari al -29,6% (-30,5% per il residenziale) rispetto allo stesso trimestre del 2011. Si tratta della maggiore contrazione, in termini di tasso tendenziale annuo, registrata dal 2004. E’ quanto emerge dall’Osservatorio del Mercato Immobiliare presentato oggi dall’Agenzia delle Entrate.
Complessivamente nel 2012 rispetto al 2011, la perdita di volumi di compravendita di abitazioni è di simile entità sia nei capoluoghi (-25,1%) sia nei comuni minori (-26,1%). Tra le macro aree i cali annui più sostenuti si registrano nei comuni minori del Centro e del Nord, -27,9% e -27,1% rispettivamente; nei comuni del Sud, capoluoghi e non, si registra la perdita minore, -23,2%.
Nelle maggiori città italiane per popolazione, la flessione delle compravendite di abitazioni registrata nel quarto trimestre 2012 è in linea con il dato nazionale. Le grandi città registrano complessivamente un tasso tendenziale negativo pari a -25,2%. L’unica eccezione riguarda il dato di Napoli che dopo tre trimestri di cali mostra un segnale di decisa crescita, +19,1%. Quest’ultimo dato è da porre senz’altro in relazione con la consistente dismissione del patrimonio immobiliare pubblico del Comune di Napoli.
Prezzi in calo nelle principali città, si salva solo Verona
In calo anche le quotazioni medie delle abitazioni nelle 12 città con più abitanti nella seconda metà dell’anno con l’unica eccezione del lieve aumento riscontrato a Verona. Le quotazioni medie più elevate nel secondo semestre 2012, oltre 3.000 €/m2, si registrano a Bologna, Roma e Firenze seguite a breve distanza da Milano. Nelle due grandi città siciliane, Palermo e Catania, le quotazioni delle abitazioni sono le più basse.
Crollano i mutui: giù del 42,6% il capitale erogato
Dall’Osservatorio del mercato immobiliare emerge che lo scorso anno le compravendite di abitazioni con mutuo ipotecario hanno evidenziato un tasso di variazione fortemente negativo rispetto al 2011, pari a -38,6%. Il capitale complessivamente erogato nel 2012 ammonta a circa 19,6 miliardi di euro, che corrispondono a una riduzione di quasi 15 miliardi di euro rispetto a quanto concesso per i mutui accesi nel 2011, con un -42,8%.
La quota di abitazioni acquistate da persone fisiche con il ricorso al mutuo ipotecario risulta pari al 37%, quasi 8 punti percentuali in meno rispetto all’incidenza registrata nel 2011. In linea con l’aumento dei tassi di interesse, che si portano a un livello simile al 2006, la rata mensile iniziale subisce ancora nel 2012 un incremento di circa il 3% (+5,8% nel 2011 rispetto al 2010), superando così i 700 euro in termini di valore medio nazionale.