Italia: migliora anche a settembre fiducia consumatori e imprese. Per Codacons, fiducia record è un “tesoretto”
Migliora a settembre la fiducia dei consumatori e delle imprese in Italia. Stando ai dati diffusi dall’Istat, l’indice del clima di fiducia dei consumatori si è attestato a 112,7 punti a settembre rispetto ai 109,3 del mese precedente. In miglioramento anche l’indice composito del clima di fiducia delle imprese italiane che è passato a 106,2 punti dai 103,9 di agosto. “Entrambi gli indici permangono ai livelli massimi osservati negli ultimi due anni”, si legge nella nota dell’Istat.
Riguardo le imprese, sottolinea l’ufficio di statistica italiano, crescono tutti i climi di fiducia: quello del settore manifatturiero (a 104,2 da 102,7), quello delle costruzioni (a 123,3 da 119,5), quello dei servizi di mercato (a 112,2 da 110,0) e quello del commercio al dettaglio (a 108,8 da 107,8).
Riguardo le imprese, sottolinea l’ufficio di statistica italiano, crescono tutti i climi di fiducia: quello del settore manifatturiero (a 104,2 da 102,7), quello delle costruzioni (a 123,3 da 119,5), quello dei servizi di mercato (a 112,2 da 110,0) e quello del commercio al dettaglio (a 108,8 da 107,8).
Gli italiani credono con maggior forza alla tanto attesa ripresa. I giudizi dei consumatori sulla situazione economica del Paese nell’ultimo anno sono migliorati in modo significativo rispetto al mese di agosto (a -47 da -61 il saldo); questa variazione è dovuta all’aumento della quota di intervistati che la giudicano “migliorata” (al 19,2% dal 15,5%) e alla diminuzione delle quote di coloro che la giudicano “peggiorata” e “molto peggiorata” (al 20,3% dal 23,5%) e (al 20,9% dal 24,6%).
Codacons: fiducia record è “tesoretto”
Il dato sulla fiducia dei consumatori, che risulta la più alta degli ultimi 13 anni (se si osservano tutte le serie storiche), rappresenta un vero e proprio “tesoretto”, di cui il Governo deve fare buon uso. Questo il commento del Codacons ai dati diffusi oggi dall’Istat. “Sono importantissimi perché hanno ripercussioni dirette sulla propensione all’acquisto da parte dei cittadini – spiega il presidente Carlo Rienzi – Una maggior fiducia dei consumatori sul futuro a breve termine porta infatti le famiglie a non rimandare più le spese in attesa di periodi migliori, con benefici per l’intero sistema economico”. “Il Governo deve fare la sua parte, considerando i dati Istat sulla fiducia dei consumatori come un vero e proprio tesoretto da cui partire per un definitivo rilancio del paese”, conclude Rienzi.
Consumi: Coldiretti, con fiducia dopo 7 anni torna aumento spesa
La spesa delle famiglie italiane in alimenti e bevande inverte la rotta e torna ad aumentare dopo sette anni di riduzione consecutiva e si prevede a fine anno uno 0,3% di crescita cumulata nei dodici mesi. Questa l’indicazione di Coldiretti sulla base delle previsioni Ismea-Nielsen relative al 2015 in occasione dei dati Istat sul miglioramento della fiducia di imprese e consumatori. “Siamo di fronte ad un significativo cambio di direzione dei consumi, se confrontato – sottolinea Coldiretti – con la dinamica negativa del 2014 (-1%) e a quella egli anni precedenti. La spesa alimentare è uno speciale indicatore dello stato dell’economia nazionale poiché si tratta della principale voce del budget delle famiglie dopo l’abitazione con un importo complessivo di 215 miliardi”.