Italia: le immatricolazioni di auto ai livelli del 1996
Il Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti ha annunciato che a dicembre 2011 la Motorizzazione ha immatricolato 111.212 autovetture, il 15,3% in meno rispetto al dicembre 2010. Il dato registra un peggioramento rispetto al novembre 2011, quando il saldo negativo si era attestato al 9,25% annuo. In calo anche i trasferimenti di auto usate, scesi nell’ultimo mese del 2011 del 6,38% annuo. “Nel mese di dicembre 2011 -si legge nella nota diffusa dal Ministero- il volume globale delle vendite (497.922 autovetture) ha dunque interessato per il 22,34% auto nuove e per il 77,66% auto usate”.
“Si chiude un anno particolarmente difficile per il settore auto nel suo complesso che, con 1.748.143 unità immatricolate, evidenzia una flessione del 10,88% sul 2010 e torna indietro di ben 15 anni ai livelli del lontano 1996”, ha commentato Gianni Filipponi, Direttore Generale dell’Unrae, l´Associazione delle case automobilistiche estere presenti in Italia.
Il Gruppo Fiat a dicembre ha immatricolato 31.703 veicoli, il 19,8% in meno rispetto al 2010. La quota di mercato è passata dal 30,1 del dicembre 2010 al 28,51%. Il dato relativo l’intero 2011 ha registrato un calo annuo del 13,8% attestandosi a 514.629 e portando la quota di mercato dal 30,45 al 29,44 per cento.
“La classifica delle vetture più vendute nel nostro Paese – ha dichiarato una fonte del Lingotto all’agenzia Reuters- è dominata dai modelli del gruppo. Oltre a Fiat Punto e Fiat Panda stabilmente al primo e secondo posto, tra le top ten figurano anche la Fiat 500, la Lancia Ypsilon e l’Alfa Romeo Giulietta”.
“Fra tutti – ha dichiarato Filipponi- emerge il dato preoccupante degli acquisti dei privati, e quindi delle famiglie, che chiudono l’anno con una quota di mercato ai minimi storici: 66,3% del totale, rispetto ad una media del 77,4% degli ultimi 20 anni (1990-2010). Ciò è logica conseguenza del difficile andamento generale dell’economia, confermato dal risultato del Pil che, nel 3° trimestre, ha registrato una flessione dello 0,2%, primo indizio di un’attesa e preoccupante fase di recessione. A ciò si aggiungono la riduzione dei consumi, in particolare di quelli dei beni durevoli e la contrazione dei redditi disponibili, colpiti dalla pesante imposizione tributaria”.
L’Associazione delle Case estere ha quindi confermato di attendersi per il 2012 un immatricolato totale al di sotto di 1.700.000 autovetture “qualora il Governo italiano dovesse continuare a non riconoscere al comparto automotive l’attenzione che merita”.
Secondo un primo scambio di informazioni fra Unrae e Anfia (Associazione nazionale fra industrie automobilistiche), la raccolta ordini “ha segnato una flessione complessiva di quasi il 18% con circa 135.000 contratti, il livello più basso mai registrato per il mese di dicembre, che porta a fine anno ad un portafoglio ordini inevasi particolarmente contenuto e stimato a 157.000 unità”.