Italia: incidente di percorso per la produzione industriale, niente timori su crescita PIL (analisti)

Corposo calo a gennaio della produzione industriale in Italia (-1,9% m/m), decisamente peggio rispetto alle previsioni che erano di 0,7%. Il calo "non preoccupa in quanto segue il balzo di dicembre (rivisto al rialzo a +2,1% m/m), che era dovuto essenzialmente a effetti di calendario", segnala Paolo Mameli, senior economist della Direzione Studi e Ricerche di Intesa Sanpaolo. La tendenza annua mantiene un tono più che espansivo (+4%) per il diciottesimo mese consecutivo, la striscia positiva più lunga da oltre 10 anni. "In sintesi - sottolinea Mameli - la flessione di gennaio non è a nostro avviso preoccupante e non sposta la nostra attesa di una crescita del PIL di 0,4% t/t nel 1° trimestre e di 1,3% a/a in media nel 2018".
Secondo il Centro Studi Promotor il dato di gennaio giunge inatteso e interessa praticamente l’intero apparato produttivo italiano in quanto tra i quindici settori considerati sono in crescita soltanto quelli del tessile (+3,3%), della metallurgia (+1%) e dei farmaceutici (+0,4%). Il Centro Studi Promotor ritiene comunque che potrebbe trattarsi soltanto di un “incidente di percorso” in un processo di ripresa che dovrebbe continuare.
Secondo il Centro Studi Promotor il dato di gennaio giunge inatteso e interessa praticamente l’intero apparato produttivo italiano in quanto tra i quindici settori considerati sono in crescita soltanto quelli del tessile (+3,3%), della metallurgia (+1%) e dei farmaceutici (+0,4%). Il Centro Studi Promotor ritiene comunque che potrebbe trattarsi soltanto di un “incidente di percorso” in un processo di ripresa che dovrebbe continuare.