Italia: Goldman Sachs, spread a 200 pb riflette fondamentali. Rompere il legame banche-politica
Lo spread? Riflette i fondamentali dell’Italia. È quanto ha dichiarato Francesco Garzarelli, capo della ricerca europea di Goldman Sachs nel corso di un incontro con la stampa. Secondo Garzarelli i 200 punti base di spread riflettono “più o meno i fondamentali dell’Italia”. I differenziali di rendimento tra i bund e i decennali di Spagna (194,8) e Irlanda (150,4) sono inferiori perché i due Paesi beneficiano “di una maggiore stabilità politica e dell’enorme mole di liquidità alla ricerca di rendimenti”.
“Sotto i cinque anni -continua l’esperto- ci sarà una maggiore ridistribuzione di ricchezza all’interno della Zona Euro, mentre se si guarda al di là del quinquennio si prende in considerazione il debito pubblico che vuol dire tasse o meno servizi rispetto alla crescita“.
Per quanto riguarda l’anno in corso, Garzarelli ha rilevato che il differenziale di crescita 2013-14 per il nostro Paese sarà “molto notevole” visto che si passerà dal -2% al +0,5/-0,6% atteso dalla maggioranza degli analisti”. “Il 2014 sarà un anno di transizione per l’Italia in cui dovrebbe affermarsi la consapevolezza di aver superato il peggio”.
Ovviamente la crescita potenziale del Bel Paese potrebbe essere favorita dalle liberalizzazioni, che renderebbero “più facile fare business in Italia”, e dal risanamento del sistema bancario. “Uno dei nodi dell’Italia rimane quello dell’intreccio tra banche e politica, non a caso quelle che hanno fatto peggio sono quelle maggiormente vicine alla politica”.