Italia: Fmi promuove la manovra da 24 miliardi, allerta sulle banche
La manovra anti-crisi da 24 miliardi in salsa tricolore presentata ieri pomeriggio dal premier Silvio Berlusconi insieme al ministro dell’Economia, Giulio Tremonti, convince il Fondo monetario internazionale. In un documento, il Fmi mette nero su bianco: se da un lato incoraggia le autorità italiane nella loro azione di supporto al sistema finanziario perché continuino a spingere le banche a rafforzare il capitale, dall’altro lancia un avvertimento.
Il sistema finanziario italiano, si legge nel documento del Fondo, è uscito relativamente indenne dalla crisi internazionale, ma dovrà affrontare una serie di sfide nel medio periodo. Pertanto meglio stare allerta. Tra i motivi citati per non abbassare la guardia, il Fondo monetario internazionale elenca la debolezza dell’economia, la futura regolamentazione internazionale e le turbolenze finanziarie che potrebbero deprimere ulteriormente l’area euro.
L’istituto di Washington, apprezzando l’impegno del Governo di Roma a ridurre il rapporto deficit/Pil sotto la soglia del 3% entro il 2012, invita l’Italia a mettere in atto le riforme strutturali, soprattutto nel campo della giustizia e del lavoro. La ripresa moderata è confermata dalle stime sul Pil 2010, visto in crescita dello 0,8%, mentre il deficit/Pil arriverà al 5,2% e il debito/Pil al 118,6%.
Una sorta di allarme sulle banche italiane è stato lanciato ieri anche dalla società di ricerca Prometeia. Il nodo rimangono le nuove regole di Basilea 3 sulle regole dei requisiti patrimoniali, che potrebbero portare gli istituti italiani a un rafforzamento complessivo del capitale tra i 6 e i 23 miliardi di euro. Secondo Prometeia, nel triennio 2010-2012 le rettifiche sui crediti dovrebbero aumentare a 55 miliardi con un utile netto globale in contrazione da 34 a 23,4 miliardi.