Italia: Fitch, a rischio rating di fronte instabilità politica. Spread sotto 270 punti
Di fronte all’instabilità politica italiana non si è fatta attendere la reazione delle agenzie di rating internazionali. Un avvertimento chiaro arriva da Fitch, secondo la quale l’incertezza politica del Belpaese mette a rischio il raggiungimento degli obiettivi fiscali. “Il potenziale collasso della coalizione di Governo in Italia mette a rischio i target di politica fiscale di breve e medio termine e crea incertezza in un momento cruciale, nel quale dovrebbe essere finalizzata la legge di bilancio 2014″ si legge in una nota dell’agenzia Usa. Di conseguenza, una prolungata instabilità sul fronte delle politiche economiche e di bilancio, una minore fiducia che il rapporto debito/Pil scenderà a partire dal 2014 e il mancato rispetto della norma relativa al pareggio di bilancio sono gli elementi che potrebbero minare la fiducia e indurre gli analisti di Fitch a rivedere al ribasso il rating ‘BBB+’ sul Belpaese.
“Se le turbolenze politiche impediranno la presentazione della legge di bilancio 2014 di fronte alla Commissione Europea entro il 15 ottobre o l’Italia non sarà in grado di rispettare i criteri del Patto di Stabilità, la disponibilità di un sostegno comunitario, legata alla condizionalità dell’Esm e dell’Omt, potrebbe essere meno probabile se richiesta” affermano gli esperti di Fitch.
Anche gli esperti di IG si attendono un downgrade del merito creditizio del Belpaese alla luce dei maggiori rischi sul fronte fiscale che insorgono in questo clima di instabilità. “Il taglio del rating potrebbe arrivare da Fitch, che al momento ha un merito creditizio un gradino più alto rispetto a quello di Moody’s e Standard&Poor’s – afferma Vincenzo Longo, market strategist di IG – Riteniamo che il taglio arriverà a chiusura di mercati tra questa sera e mercoledì. Probabilmente le agenzie potrebbero proprio attendere l’esito della fiducia di Letta prima di agire”.
L’instabilità politica potrebbe infine minacciare tutti i germogli di crescita che in Europa sono sempre più forti. Questo a sua volta alimenterebbe dubbi sulla solidità dei conti italiani dopo il monito che è arrivato dalla Ue sullo sforamento del 3% per l’anno in corso. Una riduzione delle stime sul Pil sul 2014 potrebbe impattare il rapporto deficit/Pil.
Intanto continua ad allentarsi la tensione sul mercato obbligazionario. Lo spread tra il Btp a dieci anni e il Bund tedesco si attesta a 268,5 punti base, in discesa rispetto ai primi scambi di giornata quando ha oltrepassato la soglia dei 285 punti. Il rendimento del bond decennale italiano è pari al 4,469 per cento.