Italia: l’economia (Pil) frena più del previsto. E’ crescita zero nel II trimestre
Crescita zero per l’economia italiana. Secondo la stima preliminare dell’Istat (leggi QUI), il Prodotto interno lordo (Pil) dell’Italia, corretto per gli effetti di calendario e destagionalizzato, nel secondo trimestre è rimasto invariato rispetto al periodo precedente. Non succedeva dalla fine del 2014. Su base annua il Pil è aumentato dello 0,7%, rallentando il passo rispetto al +1% dei primi tre mesi dell’anno. Una frenata peggiore del previsto, considerando anche che il secondo trimestre di quest’anno ha avuto una giornata lavorativa in più del trimestre precedente e una giornata lavorativa in più rispetto al 2015. Gli analisti si aspettavano una espansione dello 0,2% su base trimestrale e dello 0,8% su base annua.
“La variazione congiunturale è la sintesi di un aumento del valore aggiunto nei comparti dell’agricoltura e dei servizi e di una diminuzione in quello dell’industria – ha spiegato l’Istat – Dal lato della domanda, vi è un lieve contributo negativo della componente nazionale (al lordo delle scorte), compensato da un apporto positivo della componente estera netta”. E in effetti la battuta d’arresto era nell’aria, dopo che a giugno si era assistioto a un calo della produzione indfustriale che non si vedeva da inizio 2015 (leggi QUI).
Italia la più debole tra le maggiori economie d’Europa
Nello stesso periodo il Pil è aumentato in termini congiunturali dello 0,6% nel Regno Unito, mentre ha segnato una variazione nulla in Francia. In termini tendenziali, si è registrato un aumento del 2,2% nel Regno Unito, dell’1,4% in Francia e dell’1,2% negli Stati Uniti. Nel complesso, secondo la stima diffusa il 29 luglio scorso, il Pil dei Paesi dell’area Euro è aumentato dello 0,3% rispetto al trimestre precedente e dell’1,6% nel confronto con lo stesso trimestre del 2015.