Italia: la Dagong anticipa S&P e taglia il rating a BBB da A-
Sforbiciata cinese sul rating italiano. L’agenzia cinese di rating Dagong ha tagliato il giudizio sul debito sovrano dell’Italia a “BBB” dal precedente “A-“, mantenendo l’outlook negativo. Una decisione che anticipa la possibile mossa di Standard&Poor’s che nei giorni scorso ha messo sotto osservazione i rating dei Paesi dell’Eurozona.
Secondo gli analisti, sono peggiorate le possibilità per l’Italia di riuscire a far fronte ai propri debiti, incrementando i rischi per il sistema bancario. Inoltre il Paese, a detta degli esperti, è risultato sempre più dipendente dalle operazioni di acquisto titoli da parte della Banca Centrale europea. Nel dettaglio, il downgrade della Dagong, giunge a conclusione della revisione iniziata lo scorso luglio e trova il suo fondamento su quattro cause principali.
Primo fra tutti il quadro politico italiano che ha raggiunto un temporaneo equilibrio grazie al nuovo governo tecnico, definito dagli stessi analisti “ad interim”, chiamato a varare riforme impopolari che non garantiscono concretamente un sentiero di crescita. Non solo. Il Pil nel 2011, secondo gli esperti, crescerà solamente dello 0,6%, mentre nel 2012 è previsto in calo dello 0,7%. Il comparto bancario se è vero che poggia sulla stabilità del mercato immobiliare, sul basso livello di indebitamento proprio delle famiglie e su un conseguente alto tasso di risparmio, deve fare i conti però con la crisi che ha deteriorato la qualità dei crediti e con i forti interventi di rifinanziamento dettati dall’Europa. Infine impossibile per l’agenzia il raggiungimento del pareggio di bilancio nel 2013 come anche l’obiettivo di ridurre il rapporto deficit/Pil al di sotto del 3% nel medio periodo.
Dagong è stata prima fra tutte le altre agenzie di rating a far perdere all’Italia il giudizio A. Il rating di Moody’s è fermo ad A2 mentre quello di Standard&Poor’s è fissato ad A+. L’outlook per entrambe le agenzie Usa è negativo. Ciò significa che le agenzie a breve potrebbero ridurre ulteriormente il giudizio sull’Italia.
Dagong attualmente offre la propria osservazione a 67 Paesi e regioni a livello mondiale, dagli iniziali 50. Stando agli ultimi aggiornamenti sulla situazione dei giudizi espressi dall’agenzia a livello internazionale, questa è risultata la “peggiore” a livello di severità di giudizi. Infatti, secondo quanto risulta dal documento riassuntivo dei giudizi di Dagong aggiornato a luglio, su 67 Paesi e regioni presi in considerazione, solo 10 risultano possedere la tripla A, che corrisponde al massimo grado di affidabilità.