L’Italia cresce più del previsto, +1,1% annuo del pil nel terzo trimestre

Buone nuove per l’economia italiana. La lettura finale del pil relativo al terzo trimestre ha evidenziato una crescita superiore alle attese, anche se a ritmo ancora inferiore rispetto a quello delle altre principali economie europee. Risulta dello 0,3% trimestre su trimestre il progresso del prodotto interno lordo italiano nel terzo trimestre dell’anno. Lo ha reso noto l’Istat. Il consensus era +0,2%. A livello tendenziale il progresso risulta dell’1,1 per cento. La stima preliminare diffusa il 12 novembre scorso aveva rilevato un aumento congiunturale dello 0,2 per cento e un aumento tendenziale dell’1,0 per cento. Il terzo trimestre del 2010 ha avuto tre giornate lavorative in più rispetto al trimestre precedente e lo stesso numero di giornate lavorative rispetto al terzo trimestre del 2009.
Il confronto con le altre principali economie vede l’Italia nelle posizioni di coda. Nel terzo trimestre, il PIL è aumentato in termini congiunturali dello 0,9 per cento in Giappone, dello 0,8 per cento nel Regno Unito, dello 0,7 per cento in Germania, dello 0,6 negli Stati Uniti e dello 0,4 per cento in Francia.
In termini congiunturali, le importazioni di beni e servizi sono cresciute del 4,7 per cento dando luogo ad un incremento delle risorse (PIL e importazioni di beni e servizi) del 1,2 per cento. Dal lato della domanda, le esportazioni sono aumentate del 2,8 per cento, gli investimenti fissi lordi dello 0,9 per cento, i consumi finali nazionali dello 0,2 per cento. Nell’ambito dei consumi finali, la spesa delle famiglie residenti è aumentata dello 0,3 per cento, quella della Pubblica Amministrazione (PA) e delle Istituzioni Sociali Private (ISP) è diminuita dello 0,2 per cento. In termini tendenziali, le esportazioni sono aumentate dell’8,7 per cento, le importazioni dell’11,3 per cento. La spesa delle famiglie residenti è aumentata dello 0,5 per cento, quella della PA e delle ISP è diminuita dello 0,5 per cento.
La spesa delle famiglie sul territorio nazionale ha registrato un aumento tendenziale dello 0,5 per cento; in particolare gli acquisti di servizi sono aumentati dello 0,6 per cento, i consumi di beni non durevoli sono cresciuti dello 0,5 per cento, mentre i consumi di beni durevoli sono diminuiti del 4,7 per cento. Gli investimenti fissi lordi hanno segnato nel complesso una crescita del 5 per cento con aumenti del 14,0 per cento per i macchinari e gli altri prodotti e del 2,5 per cento per i mezzi di trasporto, mentre si è registrata una flessione dello 0,7 per cento per gli investimenti in costruzioni.
Per l’intero 2010 il governo prevede una crescita dell’1,2%, mentre Bankitalia vede un progresso dell’1%.
Per l’intero 2010 il governo prevede una crescita dell’1,2%, mentre Bankitalia vede un progresso dell’1%.
Deboli invece i riscontri arrivati sempre oggi circa l’attività industriale nei primi scorci dell’ultimo trimestre. A ottobre la produzione industriale ha registrato una diminuzione dello 0,1% rispetto al mese precedente. A livello tendenziale l”indice della produzione, corretto per gli effetti di calendario, segna un aumento tendenziale del 2,9%. I giorni lavorativi sono stati 21 contro i 22 di ottobre 2009. Infine nei primi dieci mesi del 2010 la variazione rispetto allo stesso periodo del 2009 è stata di più 5,4% (i giorni lavorativi sono stati 212 come nel 2009).