Italia: -18% per le immatricolazioni di auto ad aprile, operatori pessimisti
Nonostante il recupero delle mancate consegne di marzo, continua il calo delle immatricolazioni di auto. Il Ministero dei Trasporti poco fa ha annunciato che ad aprile 2012 la Motorizzazione ha immatricolato 129.663 autovetture, il 17,99% in meno rispetto all’aprile 2011. A marzo il dato, influenzato dallo sciopero dei bisarchisti, aveva registrato un rosso annuo del 26,48%. “Nel periodo gennaio-aprile 2012 -si legge nella nota del Ministero- la Motorizzazione ha in totale immatricolato 537.170 autovetture, con una variazione di -20,17% rispetto al periodo gennaio-aprile 2011”.
“Così, il primo quadrimestre – che rappresenta il 38% del risultato possibile del totale anno – se ne è andato, lasciandoci con 537.170 vetture immatricolate ed un calo del 20,2%, ma soprattutto, con poche speranze di recupero nei successivi otto mesi”, si legge in una nota diffusa dall’Unrae, l’Associazione che raggruppa le Case automobilistiche estere in Italia. Il dato relativo il mese di aprile “sarebbe stato certamente peggiore se nel corso del mese non fossero stati recuperati i ritardi delle consegne di marzo, dovuti allo sciopero delle bisarche”.
Fiat fa meglio del mercato
Il dato relativo il Gruppo Fiat si attesta a 40.476 veicoli, l’11,8% in meno rispetto all’aprile 2011. La quota di mercato del Gruppo sale al 31,42%, dal 26,02% di marzo. “Il risultato ottenuto ad aprile in Italia dal Gruppo Fiat -si legge in un comunicato diffuso dal Lingotto- è sensibilmente migliore rispetto a quello del mercato”.
Prospettive negative per i prossimi mesi
E le prospettive per i prossimi mesi non lasciano spazio all’ottimismo. Secondo l’Unrae “la raccolta ordini, da un primo scambio di informazioni fra Unrae e Anfia, indica un risultato da 111.000 contratti in aprile, con una flessione del 30% verso lo stesso periodo dell’anno scorso”. “Ne consegue – rileva Bousquet – che abbiamo eroso il già esiguo portafoglio di altre 18.000 unità, proiettando ombre lunghe sulle possibilità del mercato di maggio”. Gli fa eco Bernacchi, secondo cui “non possiamo che confermare la previsione di un mercato 2012 destinato a chiudersi a 1.370.000 pezzi”.