L’Istat rivede al rialzo le stime di crescita, +0,7% nel 2015 con sponda domanda interna
L’Italia si appresa a tornare a crescere e la ripresa potrebbe risultare più sostenuta del previsto. L’Istat oggi ha infatti rivisto al rialzo le proprie stime sull’economia italiana con Pil visto a 0,7% nel 2015 rispetto al +0,5% precedentemente indicato. La nuova stima contenuta nelle “Prospettiva per l’economia italiana nel 2015-2017” dell’istituto di statistica è lievemente superiore al +0,6% indicato dal governo e dalle ultime previsioni della Commissione Europea.
Il Pil italiano dovrebbe tornare a salire già nel primo trimestre 2015 (l’Istat stima +0,1% t/t, Confindustria +0,25), primo rialzo dopo 14 trimestri consecutivi senza crescita per l’economia tricolore. La lettura ufficiale del Pil del primo trimestre è in agenda il 13 maggio.
Sostegno anche da domanda interna, previsto +0,5% la spesa delle famiglie
L’Istat prevede un rafforzamento della crescita nei prossimi anni con +1,2% del Pil nel 2016 e dell’1,3% nel 2017. Nel 2015 la domanda interna al netto delle scorte contribuirà positivamente alla crescita del Pil per 0,3 punti percentuali, quella estera netta per 0,4 punti percentuali. “Nel biennio successivo il rafforzamento ciclico determinerà un apporto crescente della domanda interna (+0,8 e +1,1 punti percentuali) mentre il conseguente aumento delle importazioni favorirà una diminuzione del contributo della domanda estera netta nel 2017″, rimarca il rapporto diffuso oggi dall’Istat.
L’Istat prevede un rafforzamento della crescita nei prossimi anni con +1,2% del Pil nel 2016 e dell’1,3% nel 2017. Nel 2015 la domanda interna al netto delle scorte contribuirà positivamente alla crescita del Pil per 0,3 punti percentuali, quella estera netta per 0,4 punti percentuali. “Nel biennio successivo il rafforzamento ciclico determinerà un apporto crescente della domanda interna (+0,8 e +1,1 punti percentuali) mentre il conseguente aumento delle importazioni favorirà una diminuzione del contributo della domanda estera netta nel 2017″, rimarca il rapporto diffuso oggi dall’Istat.
Nel 2015 la spesa delle famiglie segnerà una variazione positiva dello 0,5% in termini reali, a seguito del miglioramento del reddito disponibile. Nel successivo biennio, si prevede un rafforzamento dei consumi privati (+0,7% e +0,9%) sostenuto da un graduale aumento dell’occupazione.
Gli investimenti torneranno a crescere nell’anno in corso (+1,2%), stimolati dal miglioramento delle condizioni di accesso al credito e delle aspettative associate a una ripresa della dinamica produttiva. Il processo di accumulazione del capitale è previsto riprendere a ritmi sostenuti nel 2016 (+2,5%) e con maggior intensità nel 2017 (+2,8%).
Graduale miglioramento nel mercato del lavoro
Dopo un anno nel quale l’occupazione è tornata a crescere solo per particolari segmenti della popolazione (stranieri e individui di età superiore ai 45 anni), la ripresa dell’occupazione dovrebbe iniziare a consolidarsi. In termini di input di lavoro, l’aumento risulterà moderato (+0,6%) e si accompagnerà alla riduzione del ricorso alla Cassa Integrazione Guadagni (in atto già nel corso del 2014). Nel 2016-2017 l’Istat vede, i scia al rafforzarsi dell’attività economica, l”occupazione evolversi secondo una dinamica più favorevole (rispettivamente +0,9% e +1,0%).
Dopo un anno nel quale l’occupazione è tornata a crescere solo per particolari segmenti della popolazione (stranieri e individui di età superiore ai 45 anni), la ripresa dell’occupazione dovrebbe iniziare a consolidarsi. In termini di input di lavoro, l’aumento risulterà moderato (+0,6%) e si accompagnerà alla riduzione del ricorso alla Cassa Integrazione Guadagni (in atto già nel corso del 2014). Nel 2016-2017 l’Istat vede, i scia al rafforzarsi dell’attività economica, l”occupazione evolversi secondo una dinamica più favorevole (rispettivamente +0,9% e +1,0%).
Il tasso di disoccupazione è atteso scendere lievemente al 12,5% nel 2015 per poi portarsi al 12% nel 2016 e all’11,4% nel 2017.