Istat, retribuzioni in salita nel II trim. 2010
Salgono le retribuzioni italiane nel secondo trimestre 2010. Stando ai dati diffusi oggi dall’Istat le retribuzioni lorde, al netto degli effetti stagionali, hanno segnato un incremento pari a mezzo punto percentuale su base congiunturale; il dato scaturisce dal +0,9% dell’industria e dal +0,6% dei servizi. Su base annua l’indice ha messo a segno un +3,4% (+4,6% industria e +2,5% servizi). L’Istat precisa che l’indicatore sulle retribuzioni di fatto si riferisce a unità di lavoro equivalenti a tempo pieno (Ula) e al netto della cassa integrazione guadagni (C.i.g).
All’interno del settore industriale, nel secondo trimestre del 2010 le retribuzioni per Ula hanno segnato una crescita tendenziale più marcata nel comparto dell’attività manifatturiera (+5,1%). All’interno del terziario, il progresso tendenziale delle retribuzioni più elevato ha riguardato il settore delle attività dei servizi di alloggio e ristorazione (+4,2%).
Immediata la reazione del Codacons. Per l’associazione dei consumatori “non ha senso confrontare gli incrementi percentuali di inflazione e stipendi, visto che si applicano a importi differenti”. E aggiunge: “Quello che conta per le famiglie italiane è il costo della vita che è aumentato in valore assoluto molto di più del 3,4% degli stipendi”. Nel calcolo del costo della vita, infatti, c’è anche l’inflazione acquisita per gli aumenti dei mesi precedenti e poi conta se ad aumentare sono i prezzi dei beni ad alta frequenza di acquisto o a bassa frequenza, come ad esempio elettrodomestici e automobili.