Ipotesi recessione da scartare, parola di Morgan Stanley
“La nostra visione è che le attuali difficoltà finanziarie faranno diminuire la crescita, ma a un livello associabile a un rallentamento di metà ciclo, non a una completa contrazione economica. E’ l’analisi del team europeo di Morgan Stanley inclusa in report odierno. Secondo gli stessi analisti i rallentamenti di metà ciclo sono “tipicamente bullish per l’azionario, dato il positivo impatto di più bassi tassi d’interesse più che controbilancia l’effetto di una più bassa crescita”.
I modelli utilizzati dalla casa d’affari per prevedere una recessione negli Usa, si apprende dallo studio, hanno raggiunto un picco al 42% alla fine di luglio, che è “ben al di sotto del 70%, quota sotto la quale non è mai avvenuta una recessione”.
Gli stessi analisti dicono sì adesso ai finanziari e no ai titoli ciclici. Nell’azionario i settori preferiti dalla banca d’affari sono ora, oltre ai finanziari, i tecnologici, le telecom e i titoli dell’healthcare (in precedenza la preferenza andava a industriali e produttori di beni di consumo). “Stiamo sottopesando i ciclici – si legge nel report – in quanto crediamo che essi siano a rischio a causa delle preoccupazioni sulla crescita economica, mentre i finanziari potrebbero beneficiare di più bassi tassi d’interesse e dell’essere attualmente in ipervenduto”. Lo stesso team ha sottopesato i finanziari per tutto l’anno fino alla scorsa settimana.