Ipo: Segafredo Zanetti ci riprova, obiettivo quotazione a primavera

Il caffè Segafredo tenta nuovamente l’approdo a Piazza Affari. La Massimo Zanetti Beverage Group, che la scorsa estate aveva interrotto l’iter di quotazione a causa delle avverse condizioni di mercato, ha richiesto a Consob l’approvazione del prospetto funzionale all’effettuazione dell’offerta pubblica e alla quotazione in Borsa. Il gruppo a cui fa capo il marchio Segafredo punta all’approdo in Borsa in primavera come già anticipato il mese scorso da Pilar Braga, direttore Segafredo Zanetti Australia e Nuova Zelanda, con il flottante che dovrebbe essere pari a circa il 30% del capitale del gruppo. 

Ad oggi la società risulta interamente controllata dalla famiglia Zanetti e conta su oltre 50 società tra controllate e consociate. Massimo Zanetti Beverage Group, a capo dell’omonimo gruppo, è tra i leader a livello mondiale nella produzione, lavorazione e commercializzazione di caffè tostato e di altre tipologie selezionate di prodotti coloniali. In una nota il gruppo precisa che i Coordinatori Globali dell’offerta sono Banca IMI e BNP Paribas che agiranno anche come Joint Bookrunners, unitamente a J.P.Morgan e BB&T. Banca IMI sarà inoltre Responsabile del Collocamento per l’Offerta Pubblica mentre BNP Paribas agirà in qualità di Sponsor. I consulenti legali incaricati sono Baker & McKenzie per Massimo Zanetti Beverage Group S.p.A. e Linklaters per le banche che partecipano all’offerta. PWC è la società di revisione incaricata. 

Lo scorso mese Massimo Zanetti Beverage Group ha stretto una partnership in Cina con TNPI, gruppo leader in Asia nel settore del Food & Beverage con una specializzazione nel mercato retail e coffee chain, per lo sviluppo del proprio network di caffetterie in franchising. La controllata Segafredo Zanetti Espresso Worldwide, svilupperà  oltre 50 “Segafredo Zanetti Espresso café” in aree strategicamente rilevanti in Cina e ad Hong Kong.