Ipo Poste Italiane: arriva anche via libera Consob, settimana prossima al via l’offerta
Semaforo verde della Consob alla pubblicazione del prospetto informativo di Poste Italiane per la quotazione in Borsa. Il via libera Consob segue di un giorno quello di Borsa Italiana che ha disposto l’ammissione alle negoziazioni nel Mercato Telematico Azionario (MTA) di Piazza Affari delle azioni ordinarie Poste Italiane. Superato lo scoglio Consob l’offerta di Poste dovrebbe avere il via settimana prossima, probabilmente lunedì 12, con debutto a Piazza Affari atteso l’ultima settimana del mese o al massimo a inizio novembre.
Quella di Poste si preannuncia come la maggiore privatizzazione italiana da quella di Enel nel 1999. Sul mercato andrà circa il 40 per cento della società con il Tesoro che punta ad incassare dalla vendita delle azioni Poste una cifra vicina ai 4 miliardi di euro. Secondo le stime circolate nei giorni scorsi la valorizzazione di Poste dovrebbe aggirarsi tra gli 8 e i 12 miliardi di euro.
Attesa per dettagli offerta: quota retail dovrebbe essere almeno 30%
Negli ultimi giorni il Tesoro e Poste Italiane hanno messo a punto gli ultimi dettagli dell’Ipo del gruppo guidato da Francesco Caio per stabilire la quantità di titoli da mettere in vendita, la ripartizione delle azioni tra istituzionali, retail e i circa 145 mila dipendenti del gruppo. Probabilmente la ripartizione iniziale sarà di un 70% delle azioni agli istituzionali e il 30% al retail con la possibilità di modifiche in base alla domanda che arriverà dalle diverse categorie di investitori. Sia per il pubblico retail che per i dipendenti sarà prevista una Bonus Share.
Negli ultimi giorni il Tesoro e Poste Italiane hanno messo a punto gli ultimi dettagli dell’Ipo del gruppo guidato da Francesco Caio per stabilire la quantità di titoli da mettere in vendita, la ripartizione delle azioni tra istituzionali, retail e i circa 145 mila dipendenti del gruppo. Probabilmente la ripartizione iniziale sarà di un 70% delle azioni agli istituzionali e il 30% al retail con la possibilità di modifiche in base alla domanda che arriverà dalle diverse categorie di investitori. Sia per il pubblico retail che per i dipendenti sarà prevista una Bonus Share.
Fitch non vede impatti su rating da privatizzazione
Intanto oggi l’agenzia di rating Fitch ha rimarcato che la privatizzazione di Poste con il collocamento di una quota del 40% del capitale non avrà impatti sul rating della società. L’agenzia di rating sottolinea come il ruolo del governo resterà centrale con sostegno pieno alla società di servizi postali in caso di necessità. “Poste Italiane ha un’importanza strategica per il governo italiano – si legge nel report di Fitch – e anche dopo la vendita della quota rimarrà un elevato grado di controllo e supervisione”.Fitch ha rating “BBB+” su Poste, ossia allo stesso gradino del rating sovrano, outlook stabile.
Intanto oggi l’agenzia di rating Fitch ha rimarcato che la privatizzazione di Poste con il collocamento di una quota del 40% del capitale non avrà impatti sul rating della società. L’agenzia di rating sottolinea come il ruolo del governo resterà centrale con sostegno pieno alla società di servizi postali in caso di necessità. “Poste Italiane ha un’importanza strategica per il governo italiano – si legge nel report di Fitch – e anche dopo la vendita della quota rimarrà un elevato grado di controllo e supervisione”.Fitch ha rating “BBB+” su Poste, ossia allo stesso gradino del rating sovrano, outlook stabile.