News Notizie Italia Intesa Sanpaolo replica a ricostruzione errata rilanciata da Salvini sui social relativa a Decreto Liquidità e banche

Intesa Sanpaolo replica a ricostruzione errata rilanciata da Salvini sui social relativa a Decreto Liquidità e banche

Pubblicato 20 Aprile 2020 Aggiornato 19 Luglio 2022 17:21
Intesa SanPaolo cerca di far chiarezza sull’applicazione del Decreto Liquidità e in particolare sull’entità degli interessi applicati per i prestiti fino a 25mila euro alle imprese. La precisazione arriva dopo le dichiarazioni rese via social dal Dott. Salvatore Cincotta, e riprese sui social anche da Matteo Salvini, riguardanti le misure del Decreto Liquidità. La banca guidata da Carlo Messina in una nota precisa che le dichiarazioni di Cincotta sono “in gran parte errate e sicuramente motivate da una non immediata comprensione di un articolato complesso – conseguente alla gravità dell’emergenza in corso - che richiede particolare attenzione nella sua lettura e istruzioni di dettaglio per l’applicazione concreta”. Tra le altre inesattezze, continua la nota, si riferisce che il tasso che verrà applicato dalle banche sui finanziamenti per le piccole e medie imprese, ovvero quelli entro i 25.000 euro, sarà presumibilmente nell’intorno dell’8%. Il decreto Liquidità al contrario, ricorda Intesa SanPaolo, prescrive che il tasso sia calcolato in modo rigoroso e infatti saranno applicati per tali finanziamenti tassi d’interesse ad oggi, già per legge, inferiori al 2% e su cui Intesa Sanpaolo agirà in ulteriore significativa riduzione. Si fa riferimento inoltre al fatto che sarebbe decisione della Banca – e non invece una specifica disposizione del decreto – l’erogazione di rifinanziamenti solo a fronte di un incremento del 10% del debito in essere e che i nuovi finanziamenti garantiti verrebbero utilizzati dalle banche per sostituire il credito in essere non garantito, a tutto beneficio dei propri bilanci. In entrambi si tratta di casi di interpretazioni erronee delle disposizioni di legge e delle intenzioni di Intesa Sanpaolo sottolinea la banca. Il Gruppo, continua la nota, ha previsto, anche prima ed indipendentemente dagli interventi del legislatore, proprie misure per erogare fino a 50 miliardi di nuovo credito. “Per dar corso agli interventi a supporto dell’economia reale, le persone della Banca stanno lavorando ininterrottamente al fine di fornire il necessario sostegno alle imprese e alle famiglie: lo testimoniano le numerose iniziative unilateralmente intraprese e l’attivazione di migliaia di persone per le task force in emergenza al fine di concedere le moratorie, le anticipazioni sociali, il nuovo credito, il tutto permettendo ai nostri clienti di poter effettuare le operazioni a distanza” conclude. Cincotta, consulente bancario, nel video rilanciato da Matteo Salvini su Instagram fa l'esempio di un'azienda che ha diritto a 25mila euro di finanziamento garantito dello Stato avendo fatturato l'anno precedente 100mila euro. Se quest'impresa ha già 20mila euro di affidamento, la banca (il consulente pone ad esempio proprio Banca Intesa) dirà di essere disponibile all’erogazione del credito a patto che sia superiore del 10 per cento a quello già concesso al cliente. Questo vuol dire, spiega il consulente, che dai 25mila euro vengono trattenuti 20mila, trasformando il suo credito chirografario in credito garantito dallo Stato. Al cliente in effetti andrebbero solo 5mila euro, da cui andrebbero sottratti 585 euro di commissione e da restituire con un tasso medio dell’8,64 per cento circa.