Notizie Notizie Italia Intesa Sanpaolo la più resiliente tra le banche, quattro motivi per essere buy sul titolo

Intesa Sanpaolo la più resiliente tra le banche, quattro motivi per essere buy sul titolo

Pubblicato 20 Marzo 2020 Aggiornato 21 Marzo 2020 10:40

Il QE pandemic da 750 miliardi varato dalla Bce ha risollevato l’umore di Piazza Affari senza comportare però dei veri e propri sussulti di gioia. Tra le banche, seduta positiva oggi anche per Intesa Sanpaolo che è arrivata a salire del 5% rivedendo quota 1,50 euro. Dai top del 19 febbraio il titolo è arrivato a cedere circa il 50%, sostanzialmente in linea con il tracollo del settore, prima della risalita degli ultimi giorni.

Ieri sera Intesa e Bper hanno annunciato la revisione dei termini dell’accordo vincolante collegato all’OPS lanciata da Intesa Sanpaolo su UBI Banca, sulla cessione di un ramo d’azienda costituito da un insieme di filiali (tra le 400 e 500) del gruppo risultante dall’operazione Intesa-UBI e dai rispettivi dipendenti e rapporti con la clientela.  La revisione dei termini è indicativa dell’intenzione delle parti di procedere nell’operazione nonostante il peggioramento del contesto di mercato. 

Equita passa in rassegna i punti di forza di Intesa

Ieri intanto gli analisti di Equita hanno promosso il titolo Intesa a Buy con prezzo obiettivo a 2,4 euro. L’upgrade, rimarca Equita, è per flight to quality e resilienza 2 volte sopra la media dei peers.

La view positiva sulla maggiore banca italiana è supportata da quattro elementi in particolare:

1 – Intesa Sanpaolo è la banca che, in base ai calcoli della sim milanese, è maggiormente resiliente a shock esterni in quanto può assorbire – a parità di altre condizioni – un aumento di 4x nel default rate medio dei prossimi anni (da 1% a 4,8%) rispetto a 3x della media delle altre banche;

2 – grazie al controllo di tutte le fabbriche prodotto, Intesa Sanpaolo è in grado di internalizzare tutta la marginalità dei business ed ha quindi maggior resilienza in termini di ricavi e reddito operativo;

3 – negli anni il management ha dimostrato un ottimo track-record in termini di remunerazione degli azionisti distribuendo 20 mld di euro di dividendi cumulati negli ultimi 10 anni;

4 – una volta che lo shock esterno sarà riassorbito, il posizionamento competitivo della banca guidata da Carlo Messina migliorerà ulteriormente in termini assoluti e relativi grazie all’acquisizione di UBI Banca.

Consensus analisti vede potenziale upside del 75%

Da segnalare che tra gli analisti risulta pari al 37,5% la percentuale degli esperti positiva sul titolo (giudizio Buy); il 41,7% ne raccomanda il mantenimento in portafoglio (Hold) e 5 analisti (20,8%) dicono Sell.
Il prezzo obiettivo medio indicato dagli analisti è di 2,50 euro, ossia con un rendimento potenziale del 75% circa rispetto ai valori di chiusura di ieri di Intesa.